Val di Zena Bike Day a San Lazzaro, ma la polemica s’infiamma

La Sp36 rimarrà chiusa dalle 10 alle 12 per permettere la bicilettata. Il residente: "L’ordinanza ci costringe a stare fermi o rischiamo la patente"

Il residente legge, con volto perplesso, l’ordinanza arrivata a casa dal Comune

Il residente legge, con volto perplesso, l’ordinanza arrivata a casa dal Comune

Oggi il Val di Zena Bike Day, dopo mesi di polemiche da parte dei residenti per la chiusura della strada per due ore, e dopo un rinvio per pioggia. L’evento, organizzato da Città Metropolitana con i Comuni di San Lazzaro e Pianoro, avverrà, però, tra la rabbia dei residenti che, già contrari dall’inizio, si sono visti recapitare a casa un’ordinanza, in previsione della biciclettata di oggi, che definiscono "assurda".

A parlarne, senza mezzi termini, è Manuel Conte: "Leggo l’ordinanza e mi accorgo che, se violi quanto previsto, ti possono sia ritirare la patente sia sequestrare il mezzo per chi transiterà in zona dopo le 10, a manifestazione avviata. Capirei una multa, ma una sanzione del genere mi sembra eccessiva. Se per caso fossi fuori, al mattino, se tardassi un attimo, mi toccherebbe rimanere in mezzo alla strada con l’auto, senza neanche poter accedere a casa perché altrimenti rischio di rimanere senza patente?".

Conte, che aveva partecipato anche alla raccolta delle firme, oltre quattrocento, contro l’evento di oggi, prosegue: "Io lavoro tutta la settimana, senza sosta. La domenica è l’unica giornata di pace che mi posso permettere. E, invece, devo rimanere tutta la mattina a zonzo o murato in casa per una cosa del genere? Mi auguro sia la prima e ultima volta che decidano di fare una manifestazione del genere in Val di Zena in territorio San Lazzaro e Pianoro".

Il giovane residente ha, poi, raccolto le voci anche di tanti altri abitanti del circondario e, facendo da portavoce, aggiunge: "Noi che viviamo la zona siamo ostaggio di una manifestazione che penalizza, ovviamente, chi ci vive. Queste sono le grandi idee delle amministrazioni d’oggi. Noi vogliamo poter entrare e uscire di casa come e quando ci pare. Tutto questo non contando che chiunque potrebbe avere un’emergenza che, in quanto tale, è imprevedibile".

Conte, poi, da ultimo, sventolando il foglio dell’ordinanza, conclude: "La cosa ancora più assurda è che il Comune di San Lazzaro pare disinteressarsene completamente. Abbiamo fatto un esposto, portato firme su firme e mai che abbiano neanche lontanamente pensato di incontrarci, figuriamoci annullare la manifestazione o spostarla altrove".

La Città Metropolitana di Bologna ha previsto che, lungo la strada provinciale SP 36 nei comuni di San Lazzaro e Pianoro, venga istituito il divieto di transito per tutti i veicoli a motore, eccetto autorizzati e velocipedi dal chilometro zero (la Pulce) all’inizio centro abitato del Farneto e dalla fine dello stesso centro abitato all’inizio di Botteghino di Zocca, dalle 10 alle 12.

 

 

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