La sfoglia (FotoSchicchi)
Bologna, 30 marzo 2021 - La candidatura dell'arte delle sfogline a patrimonio Unesco, secondo diverse attività commerciali specializzate della pasta fresca, potrebbe portare molti benefici alla città: soprattutto, verrebbe finalmente riconosciuta la grande maestria che questa professione richiede.
Francesco di Paolo Atti e Figli, storico pastificio del centro, la racconta così: “Le sfogline sono come le Due Torri, le colonne portanti di Bologna, finalmente forse si darà la giusta importanza a coloro che sono le ambasciatrici della bolognesità. Questo riconoscimento potrebbe dare una maggiore visibilità sia nazionale sia internazionale”.
La felicità per questa proposta è stata espressa anche da un'altra colonna portante della gastronomia cittadina, ossia Tamburini. Secondo lo storico negozio di via Caprarie, il riconoscimento Unesco sarebbe "un omaggio alle nostre mamme, nonne e bisnonne che da tradizione ogni domenica si cimentano nello stendere questa sfoglia molto fine".
Al Vero Tortellino Bolognese di via Sardegna, al Savena, Maria Grazia Sisti afferma: "Speriamo che questa candidatura possa ridare rilevanza alle sfogline e al loro talento”.
Fabio, de Il Matterello dell'Oca di San Lazzaro, ricorda che “questo lavoro non è per niente facile, ci vuole tanto tempo per imparare, tanta pazienza e voglia di fare e oggi i giovani sono sempre meno propensi, spero che con questo possibile designazione aumenterà la curiosità della nuove generazioni di entrare in questo mondo”.
"Fare la sfoglia crea dipendenza - dice ironicamente la proprietaria di Sfoglia Arianna di via Misa - e con questa candidatura si potrà riconoscere il grande lavoro delle persone che si dedicano a quest'arte".
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