Siccità, un’ordinanza per ridurre gli sprechi

La Regione ha dichiarato lo stato di crisi, a Bologna situazione meno critica che altrove. Priolo: "L’acqua da bere non è in discussione"

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di Paolo Rosato

"Su Bologna e Modena non abbiamo i problemi che abbiamo invece in altre aree, come Ferrara e Ravenna, quindi non mettiamo in discussione l’utilizzo dell’idropotabile. Servono però comportamenti responsabili: non dobbiamo ancora arrivare con le botti. Ma in questo momento la risorsa idrica va risparmiata". Usa la cautela l’assessora Irene Priolo, che in Regione Emilia-Romagna ha le deleghe all’Ambiente e alla Protezione civile e che ieri in viale Aldo Moro ha tratteggiato uno scenario complicato: l’Emilia-Romagna dichiara lo stato d’emergenza regionale, perché il Po è in grande sofferenza e serviranno aiuti. Soprattutto nel Ferrarese e nel Ravennate, non nel territorio di Bologna dove la situazione è abbastanza sotto controllo. Anche se è assolutamente vietato abbassare le guardia, vanno tenuti bene a mente gli allarmi della Bonifica Renana. "Abbiamo incaricato Atersir (agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti) di scrivere un’ordinanza tipo per tutti i comuni affinché possano da domani adottare una propria ordinanza per la riduzione del consumo di acqua per gli usi non indispensabili – ha sottolineato Irene Priolo –. È cosa buona e giusta: non è il momento di lavare l’auto, ma di risparmiare per avere l’acqua da bere. Tutti dobbiamo fare la nostra parte".

L’assessora ha anche fatto un punto sull’aiuto che il nostro Appennino può dare al Canale emiliano-romagnalo. "Dopo l’incontro di oggi, la cabina di regia regionale si riunirà in maniera costante – ha ricordato l’assessora –. Giovedì 23 giugno (domani) è previsto inoltre un incontro tecnico per valutare la possibilità che il Bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese, entri in supporto al Canale emiliano-romagnolo, che è in stato di allerta per il basso di livello di acqua. Bisogna fare ragionamento di sistema". Oggi intanto si riunirà anche il tavolo tecnico nazionale, mentre nel pomeriggio è attesa la seduta della Conferenza delle Regioni alla presenza del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.

Poi c’è anche il tema agricoltura, che tocca ovviamente pure il Bolognese. "Per fronteggiare l’emergenza siccità serve subito garantire l’acqua alle colture e dare risorse alle aziende agricole danneggiate – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi –. Nel breve-lungo periodo, invece, occorre una strategia nazionale per realizzare sistemi di invaso e stoccaggio dell’acqua, semplificando le procedure e utilizzando anche le risorse del Pnrr". Alcune colture sono a rischio. "La crisi idrica mette in grave difficoltà le nostre produzioni agricole, soprattutto pomodori, mais, frutta, riso – ha chiarito Mammi –. Un problema non solo di natura economica, ma che mette a serio rischio anche la sicurezza alimentare delle nostre tavole, dopo due anni di pandemia e una guerra in corso a poco più di mille chilometri di distanza".

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