ALICE PAVAROTTI
Cronaca

Sicurezza, cittadini divisi: "Qui si vive benissimo": "No, pericolo continuo"

Le tante voci da diversi quartieri di Bologna, focus sulla percezione del rischio, la testimonianza: "Rispetto ad altre città, come Milano, la situazione sotto le Torri è tranquilla". Un agente immobiliare: "Qualcuno mi chiede di vendere casa, non ne può più"

Bologna, 1 febbraio 2025 – La percezione della sicurezza in una città può essere influenzata da diversi fattori, come il quartiere in cui si vive, il genere, le abitudini quotidiane. A Bologna, il dibattito è acceso: c’è chi continua a considerarla una città vivibile e accogliente e chi invece avverte un peggioramento della situazione.

Sicurezza, cittadini divisi: "Qui si vive benissimo": "No, pericolo continuo"
Controlli continui delle forze dell’ordine in zona stazione a Bologna

Svegliato e pestato dalla baby gang / Accerchiato e rapinato in via Indipendenza

Un esempio significativo di questa sensazione di disagio è la testimonianza di Simona Volta. "Ho dovuto addirittura rifiutare un lavoro per mancanza di sicurezza. Sono barista e ho ricevuto un’offerta di fronte alla stazione, ma ho vissuto e visto troppe scene incommentabili per accettare. Più volte sono stata accerchiata e molestata, sia sui mezzi pubblici che per strada. Ho 47 anni e ricordo bene che un tempo la città era molto più sicura: potevo girare tranquilla anche da sola, mentre oggi ho paura".

C’è però anche chi ha un’esperienza del tutto opposta. "Quello della sicurezza è diventato un leitmotiv senza senso – afferma Eugenio Melotti –. A Bologna si sta benissimo. Certo, in tutto il mondo e in ogni epoca ci sono sempre state persone che rubano o aggrediscono gli altri, ma nella nostra città i veri problemi sono altri. Ogni notte, 500 persone dormono sotto i portici. Se alcuni di loro hanno reazioni violente, è perché vivono in condizioni estreme, e la nostra società non si impegna per ottenere uguaglianza. Io faccio volontariato e ne vedo tanti".

Un punto di vista condiviso anche da altri. "La mia percezione della sicurezza è tra il medio e il buono. Negli ultimi anni mi sembra sia rimasta stabile, forse con un lieve miglioramento. Vivo in centro e non avverto particolari problemi", commenta Nicola Rizzo.

Sulla stessa linea Antonio Capuano, che sintetizza: "A Bologna si può girare senza problemi, è sempre stata una città sicura". Tuttavia, la percezione della sicurezza cambia sensibilmente a seconda di chi la vive. Se per alcuni resta una città tranquilla, per molte donne la realtà è ben diversa: "Vivere a Bologna da sempre mi ha permesso di notare come, negli ultimi anni, la situazione sia cambiata in peggio. Da ragazza, camminare da sola, soprattutto di sera, mi fa sentire in pericolo. Mi ritengo fortunata perché ho un mezzo proprio e posso spostarmi in auto: privilegiare lo spostamento pubblico è importante, ma per molti quello privato è diventato l’unico mezzo di sicurezza", afferma Allegra Fabbri. Le fanno eco anche Claudia Carlucci e Silvia Carboni, entrambe residenti in zona Murri. "Ci sono aree molto più sicure rispetto ad altre. Nel nostro quartiere ci sentiamo tranquille, ma in centro e in zona stazione manca la sicurezza. E lo stesso vale per i mezzi pubblici di notte", commentano.

Le condizioni di scarsa sicurezza possono influire profondamente sulla vita delle persone, fino a spingerle a cambiare zona. Questo è quanto raccontato da Marco Ciarelli, che lavora in un’agenzia immobiliare: "Qualche cliente mi ha chiesto di aiutarlo a vendere casa perché non ne può più di vivere in certe aree". C’è poi chi sostiene che la sensazione di tranquillità dipenda anche dalla quantità di informazioni disponibili o dal contesto in cui si è vissuto in passato.

"Quando cammino per la città non mi sento mai in pericolo, forse perché ho vissuto in realtà come Milano, dove ti senti sempre sotto attacco. Non penso che la criminalità stia aumentando, semplicemente, grazie alla continua connessione e all’accesso alle informazioni, siamo sempre più consapevoli di ciò che accade. Questi fenomeni sono sempre esistiti, ma la maggiore visibilità che abbiamo oggi fa sembrare che ce ne siano di più", commenta Emanuele Migliore. Segue Gabriele Santoro, che afferma: "Vengo dal sud e, facendo il paragone, mi trovo molto più a mio agio qui. Giro anche in orari notturni nel centro e non ho mai avuto problemi".