
La stella di David sul campanello
Bologna, 1 febbraio 2020 - Una stella di David e una freccia a indicare il suo cognome, di evidenti origini ebraiche, sul campanello di casa. Una pessima scoperta quella fatta da un bolognese che vive in un condominio in zona San Donato, ieri mattina. L’uomo ha descritto così l’accaduto al Tgr Rai Emilia-Romagna: "Erano le 10, stavo andando al bar a prendere il caffè, quando sul campanello ho visto, con grande sorpresa, quel simbolo. Ho sentito il cuore battere forte forte, una stretta alla gola. Ho pensato alla mia famiglia e mi sono chiesto 'E ora cosa devo fare?’".
Il cittadino, tra l’altro, è "agnostico, dunque mi sembra strano subire una discriminazione sulla base di una militanza religiosa che non mi appartiene. Cancellerò la scritta, per tutelare privacy e sicurezza dei miei condòmini. Se potessi parlare all’autore? Gli direi cose irripetibili". Il signore ha già sporto denuncia ai carabinieri della Stazione Navile, e aggiunge di avere perso tutta la famiglia paterna nella Shoah.
«Si tratta di un episodio molto grave – commenta Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica in città –, che rievoca azioni del passato e non rimanda a nulla di buono. Non conosco la famiglia vittima di questo gesto, anche se il cognome ha evidenti origini ebraiche e il signore in questione, nonostante non faccia parte della nostra comunità, ci ha subito segnalato l’accaduto. Si tratta di un’offesa gravissima, che ritengo sia figlia di un clima generale di rottura di barriere inibitorie. Molti si sentono autorizzati a esternare con parole e fatti concetti di cattivissimo gusto, incuranti del prossimo".
L’episodio del citofono ’violato’, poi, ne richiama subito alla mente un altro molto recente, prosegue De Paz, cui il disegno antisemita pare "un’evidente emulazione del gesto del leader della Lega Matteo Salvini, che pochi giorni fa suonò al campanello di un ragazzo al Pilastro rivolgendogli accuse fuori dalla sua competenza. Inoltre, è da poco trascorsa la Giornata della Memoria, il 27 gennaio, eppure è fresca la notizia che moltissimi italiani rinnegano la Shoah. A 80 anni da quelle leggi – prosegue il presidente – dovremmo essere vaccinati contro l’ignoranza. Le istituzioni fanno il possibile per promuovere la conoscenza dei fatti e della storia, ma evidentemente c’è chi li rifiuta. Un segnale gravissimo, che penso sarebbe stato inconcepibile fino a poco tempo fa".