Stelle al merito del lavoro, ecco tutti i premiati in Emilia Romagna

Onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica a cittadini italiani, dipendenti di imprese pubbliche o private, che, in almeno 25 anni di esperienza professionale, si siano distinti per laboriosità e integrità

Stelle al merito del lavoro, i premiati bolognesi (foto Schicchi)

Stelle al merito del lavoro, i premiati bolognesi (foto Schicchi)

Bologna, 1 maggio 2015 - L’inno di Mameli, un filmato della Cineteca dedicato a Charlie Chaplin-Charlot, che per tante volte ha portato il lavoro sul grande schermo e un breve saluto del prefetto Ennio Mario Sodano. Una cerimonia nel segno della sobrietà quella che stamattina, nel salone del Podestà di Palazzo Re Enzoha preceduto la consegna delle “Stelle al merito del lavoro”, onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica a cittadini italiani, dipendenti di imprese pubbliche o private, che, in almeno 25 anni di esperienza professionale, si siano distinti per laboriosità e integrità. Quest’anno sono stati 83 i nuovi maestri del lavoro emiliano-romagnoli, che si aggiungono ai 4mila insigniti dal dopoguerra ad oggi. “Mai come in questo momento è importante premiare il lavoro – ha sottolineato il prefetto -. Ed è significativo che il riconoscimento arrivi non per un gesto in particolare ma per un’intera vita di lavoro”.

Tra le tante autorità presenti, il sindaco Virginio Merola e il questore Ignazio CocciaOtto i neo maestri del lavoro bolognesi: Manuela Baraldi, Angela Bonetti, Davide Bottazzi, Mauro Guernelli, Ugo Lorenzini, Marco Orlandi, Gianenrico Valeriani e Nadia Ventura. Sono 14 le “stelle” della provincia: Maurizio Bianchi di Castelmaggiore, Mario Cavicchi di Pieve di Cento, Giuseppe De Maria di Casalecchio, Franco Fantuzzi, Davide Menarini e Giuseppe Claudio Viscomi di Sasso Marconi, Manuela Giovanardi e Andrea Pedrini di San Lazzaro, Silvano Landi di Calderara, Giuseppe Marchesini e Donato Monari di San Giovanni in Persiceto, Giuseppe Marescalchi di Crevalcore, Giorgio Martelli di Castello d’Argile, Loretta Nadalini di Monte San Pietro.

Ecco i nomi degli altri neo maestri del lavoro emiliano-romagnoli: Maria Luisa Alchieri (PR), Enrico Alessandri (RE), Paola Alfieri (PR), Marco Arrighi (MO), Bruno Baioni (RA), Elisabetta Balboni (MO), Gianluca Bersellini (PR), Violetta Bertolin (RA), Rossano Boggiani (FE), Dino Bonetti (FC), Stefania Bonoretti (RE), Sauro Botteghi (RN), Roberto Brunetti (RA), Anna Brusa (RA), Sauro Camillini (RN), Loris Canali (FC), Beniamino Cangini (FC), Paolo Casolari (MO), Umberto Catellani (RE), Nicola Cecere (FE), Loretta Chiossi (FE), Roberto Ciati (PR), Milena Fabbri (RE), Danilo Farina (PC), Stefano Fava (RE), Sandro Foletti (PC), Marco Gazzola (PC), Paolo Gobbi (PC), Iules Gualdi (MO), Nadia Guerra (MO), Gianni Guerzoni (MO), Maria Luisa Lambertini (MO), Giorgio Marchetti (FE), Cinzia Marenzoni (PR), Marco Martignoni (MO), Maurizio Maschi (PR), Enzo Masini (RN), Claudio Miserotti (PC), Silvia Montani (PC), Mauro Morigi (RA), Gianluca Paini (RE), Carlo Alberto Pari (RN), Giovanni Patroncini (FE), Piero Perazzoli (PC), Francesco Perrotta (PC), Gianpiero Pittofrati (PC), Valen Polelli (FE), Giancarlo Ragazzini (FC), Moreno Raggi (FC), Anna Maria Ricci (FC), Ornella Rossi (MO), Anna Ruggerini (RE), Luigi Ruzzi (RE), Carmen Serri (MO), Donatella Stirpe (FE), Marco Giuseppe Valloire (MO), Bettina Vicarelli (RN), Marcello Vicenzi (MO), Nello Visconti (PC), Roberto Zanotti (PC) e Alberta Ziliani (PC).

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