Bologna, 16 maggio 2024 – Era uscita di casa per andare a prendere delle cose in macchina quando è stata brutalmente aggredita alle spalle da una donna. Ucraina di origine, ma da vent’anni sotto le Due Torri, è la stessa Kateryna a raccontare cosa le è successo intorno alle 20.30 di martedì scorso, in via Belmeloro, a pochi passi da piazza Verdi: "Poco dopo che avevo aperto lo sportello dell’auto – le sue parole – ho sentito un colpo fortissimo alla testa, dietro l’orecchio sinistro. Ho iniziato a perdere molto sangue, ero stordita. Probabilmente mi ha aggredita con una bottiglia di vetro".
La trentaduenne, che lavora come barista al bar Bianco in Galleria 2 Agosto, ha avuto però la prontezza di reagire. "Mi sono girata e ho iniziato a rincorrerla – continua – per circa 20 metri. Quando sono riuscita a raggiungerla, ne è nata una colluttazione con calci e pugni. A quel punto, una coppia di ragazzi si è fermata dopo aver visto cosa stava succedendo e lei è riuscita a scappare".
Poco dopo l’aggressione, il cui movente sembrerebbe essere un tentativo di rapina, Kateryna ha chiamato la polizia per chiedere aiuto. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori sanitari del 118 con un’ambulanza per prestarle i primi soccorsi, dopodiché la trentaduenne è stata trasportata al pronto soccorso del Policlinico Sant’Orsola e, dopo ulteriori accertamenti, dimessa con una prognosi di cinque giorni. "Per la ferita alla testa – dice – sono serviti sette punti, poi ho abrasioni un po’ in tutto il corpo. Non ho ancora sporto denuncia perché avevo bisogno di un giorno per riprendermi da ciò che è successo, ma domani (oggi, ndr) andrò dalle forze dell’ordine".
Kateryna – che vive in città insieme ai suoi genitori, il compagno e i tre figli minorenni di undici, otto e due anni – ha poi parlato di come la zona nei dintorni di piazza Verdi non sia affatto sicura: "Ci sono molti tossicodipendenti – conclude – che si drogano a ogni ora del giorno e lasciano le siringhe per strada. Non è la prima volta che noi residenti subiamo delle aggressioni, io ho paura anche quando esco con i miei figli perché non so cosa aspettarmi. Qui c’è una forte situazione di degrado. Non è possibile scendere per prendere una cosa in macchina e rischiare di non tornare più a casa".