Storie e segreti di Gaggio Montano in una guida

Dalle origini del Faro all’antica Rocca Pitigliana. La pubblicazione verrà. presentata venerdì

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Gaggio Montano è l’unico borgo italiano di montagna ad avere un faro. I motivi di questa particolarità sono spiegati nella nuova guida turistica "A Spasso per Gaggio" che sarà presentata venerdì alla 17.30 alla Sala Convegni del Cottolengo, un altro complesso gaggese che merita di essere visitato. Nel volume sono raccolti i luoghi da visitare nel paese e nella sua frazioni, tenendo presente che stiamo parlando di un territorio che non è stato risparmiato dall’ultima guerra. Anche nel lontano passato le cose non andarono meglio dato che, nel medioevo, il suo controllo fu motivo di contesa tra il comune di Bologna e i signori feudali della Valle del Reno. Alla fine la spuntò il capoluogo emiliano, ma nel 1400 si tornerà a combattere e più volte i borghi verranno messi sotto assedio. L’esito di queste scorribande è che di fatto il patrimonio storico parte dalle epoche successive, ma è comunque di un certo valore essendo il paese presente negli archivi vaticani dal 1580 con il nome di "Gazzo". Uno dei pochi edifici a salvarsi dalle diverse distruzioni è la chiesa di Rocca Pitigliana, dedicata a San Michele Arcangelo, che viene ricordata fin dal 1235.

Nell’attuale edificio, la chiesa e il campanile fanno un tutt’uno con un rilievo roccioso, conferendo al complesso una grande suggestione.

All’interno della chiesa si può accedere anche attraverso un incredibile passaggio scavato nella roccia. La presentazione sarà introdotta dal sindaco di Gaggio Montano Giuseppe Pucci (nella foto) e da Marco Tamarri, responsabile del servizio cultura e turismo dell’Unione di Comuni dell’Appennino. A seguire l’intervento del vicesindaco Maurizio Malavolti che ha curato la realizzazione del volume.

Massimo Selleri

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