Stupro in via dell’Unione. Arrestato un 25enne. È caccia al complice

La polizia ha bloccato un gambiano mentre stava violentando una ragazza . Due passanti hanno dato l’allarme. Si cerca un secondo uomo che era con lui.

Stupro in via dell’Unione. Arrestato un 25enne. È caccia al complice

Stupro in via dell’Unione. Arrestato un 25enne. È caccia al complice

Quando i poliziotti sono arrivati in via dell’Unione, il venticinquenne gambiano stava stuprando la vittima, a terra, sotto al portico. Lo hanno allontanato da lei e lo hanno arrestato. La violenza sessuale è avvenuta la notte tra sabato e domenica, ancora una volta in una zona universitaria dove quando si spegne la confusione della movida torna a dominare il disagio.

A chiamare la polizia era stata una coppia, che aveva visto la giovane che quasi non si reggeva sulle gambe, assieme a due centrafricani che la palpeggiavano, tra i vicoli della zona universitaria. Erano circa le 2,30 del mattino. I due si sono avvicinati per chiedere loro cosa stessero facendo a quella ragazza. "Niente", ha detto il primo, che si è subito allontanato, facendo perdere le proprie tracce. "È la mia fidanzata", ha risposto l’altro, trascinandola via.

A quel punto i fidanzati hanno capito che la ragazza, in evidente stato confusionale, incapace di opporre rifiuti o resistenza, era in pericolo. E hanno chiamato il 113. In pochi minuti in zona universitaria sono arrivate più pattuglie, per iniziare le ricerche della ragazza e dello straniero, che erano stati intanto persi di vista dalla coppia.

I poliziotti hanno battuto ogni vicolo che si dirama da piazza Verdi, fino ad arrivare in via dell’Unione. Per trovarsi a quel punto davanti l’abuso mentre ancora si compiva. Lui è stato subito bloccato, lei soccorsa e affidata ai sanitari del 118, che l’hanno accompagnata in ospedale, dove è stata sottoposta al protocollo Eva, per le vittime di violenza sessuale. Il venticinquenne, al termine degli accertamenti, è stato arrestato per violenza sessuale e accompagnato alla Dozza.

Adesso le indagini però proseguono, per riuscire a individuare l’altro uomo che era con lui e che, stando alla testimonianza fornita agli agenti della coppia, avrebbe preso parte alla violenza. Indagini per cui sarà fondamentale l’analisi delle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona universitaria, che potrebbero aver registrato, in parte o del tutto, il percorso fatto da vittima e aggressori e potrebbero aver immortalato anche il volto dell’altro uomo. Dovrà essere chiarito anche se la ragazza abbia assunto qualche sostanza, tale da renderla incapace di capire cosa le stessero facendo. L’episodio, gravissimo, segue di un mese il tentativo di stupro ai danni di una trentenne, buttata a terra e aggredita da due quindicenni tunisini ospiti della comunità per minori stranieri non accompagnati di Villa Aldini. La ragazza era stata soccorsa da una passante e i due erano fuggiti. Una manciata di giorni dopo, anche grazie alle foto scattate loro da alcuni testimoni, erano stati arrestati dai carabinieri della stazione Bologna.

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