Covid Bologna, superati i 100mila casi da inizio pandemia

Contagi da record: ieri altri 526 e quattro morti. L’Ausl tiene d’occhio le scuole: "Ogni giorno quasi 60 positivi tra i banchi"

Covid, a Bologna ospedali di nuovo sotto pressione

Covid, a Bologna ospedali di nuovo sotto pressione

Bologna, 18 dicembre 2021 - Il virus picchia duro. E lo fa per 526 volte in un giorno. Tante come il numero di nuovi casi comunicati ieri nel bollettino giornaliero, che ritocca così al rialzo il record di contagi in 24 ore nella quarta ondata all’ombra delle Due Torri. Un numero tanto alto, che per ritrovare un dato analogo occorre riavvolgere il nastro del tempo alla terza ondata e alla fine di marzo, quando su Bologna gravava il peso della zona rossa. Non solo, perché con l’ultimo aggiornamento, il nostro territorio ha sfondato la quota simbolica dei 100mila contagi confermati di Covid da inizio pandemia, con quasi 3.200 decessi registrati sinora, di cui quattro solo ieri: due uomini di 84 e 94 anni e due donne di 81 e 96 anni.

Il giorno nero

Un giorno nero cristallizzato nel report giornaliero, che oltre ai 526 casi e 4 vittime riferisce però di un calo dei posti occupati in terapia intensiva, ora 25. Nello specifico poi, dei 526 positivi 327 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 8 casi attraverso le attività di contact-tracing, 1 caso mediante gli screening sierologici, 4 casi attraverso i test per le categorie più a rischio, 3 casi mediante i test pre-ricovero mentre per 183 casi sono ancora in corso le indagini epidemiologiche. Tra i 526 nuovi contagi, 488 sono sporadici e 38 sono inseriti in focolai. Nessun caso è stato invece importato dall’estero, nè da altre regioni.

Ausl in apprensione

A dipingere il quadro della situazione in città sono stati ieri il direttore del dipartimento di sanità pubblica Paolo Pandolfi e il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon, intervenuti in una commissione del consiglio comunale. "L’impatto è importante e in questo momento particolarmente impegnativo per gli operatori di tutti i servizi sanitari – così Pandolfi –, perchè abbiamo quasi 4.800 persone in malattia, la gran parte sono sul territorio e questo ha un impatto non indifferente sia per il tracciamento". Un affanno dovuto al picco di contagi, con un 526 nuovi casi che rappresenta "un valore molto alto – ammette Paolo Bordon –. Ci aspettiamo di arrivare a breve anche a 600 positivi al giorno, con una media di 400. Purtroppo si sta registrando una continua crescita da un mese e mezzo a questa parte, sia nel numero di contagi che nelle ospedalizzazioni". Questo il periodo in cui i casi sono passati da 250 a 450 al giorno di media, quasi il doppio. In alcune zone infatti "ci avviciniamo a un tasso di incidenza da 300 casi per 100mila abitanti, mentre mediamente siamo sui 230".

Sos scuole

A preoccupare di più è la veloce corsa del Covid fra i banchi e fra le fasce d’età più giovani. "D’altronde – continua il direttore dell’Ausl – abbiamo iniziato le vaccinazioni dei più piccoli solo giovedì" e in ambito scolastico, dal 15 settembre l’Ausl ha riscontrato 2.287 contagi, "con una crescita giornaliera molto importante – puntualizza Pandolfi –: siamo partiti dai 5,4 casi al giorno di settembre ai 10,6 di ottobre". E adesso, al 15 dicembre, Bologna viaggia a "quasi 59 casi giornalieri". Una situazione su cui aleggia infine anche lo spettro di una variante Omicron che "avremo anche sul nostro territorio nelle prossime settimane", concludono Pandolfi e Bordon.

Follia no vax

Eppure, mentre la pandemia non allenta la propria morsa durante la stagione fredda, le convinzioni avverse del fronte contrario al ricorso al vaccino per arginare l’onda del virus non si placano. Di giovedì è la tremenda scritta comparsa sul muro dell’asilo nido comunale Roselle, impressa con una bomboletta spray di colore rosso da una donna che è stata colta sul fatto e denunciata alla polizia dall’amministrazione comunale. Il prodotto del "vile gesto", come è stato definito da Lepore, è stato condannato con forza da più parti, compreso il presidente della Regione Stefano Bonaccini, e questa mattina, la scritta "I vax uccidono. Salva i bimbi. Governo nazista" verrà rimossa, dopo che sono state ultimate dalla polizia le attività connesse alla denuncia presentata.

La bocciatura

Rimanendo sembre in orbita nella galassia No Vax, il Tar ieri ha bocciato la richiesta di un medico di medicina generale che chiedeva di sospendere l’efficacia del provvedimento emesso dall’Ausl a suo carico e da cui discende lo stop all’attività con i pazienti in mancanza di vaccinazione anti-Covid. Il ricorso del medico – che aveva tentato di dribblare l’accertamento dell’inottemperanza all’obbligo vaccinale disposto dall’Ausl sostenendo di doversi prima sottoporre a "plurimi accertamenti" – è stato respinto perché "l’attestazione del medico non risulta sufficiente" a giustificare la richiesta di non far scattare l’efficacia del provvedimento dell’Ausl, rimandando all’esito degli esami a cui voleva sottoporsi. Ora, il medico è stato condannato a pagare 1.500 euro all’Ausl e mille all’Ordine dei medici.

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