REDAZIONE BOLOGNA

Tensione nel dopo partita. Assaltata l’auto degli avversari

Dopo il match Sasso-Pistoiese. Il presidente toscano: "Una vergogna" Nella vettura c’erano le mogli e una figlioletta dei giocatori arancioni .

Sergio Iorio, presidente della Pistoiese, che ha urlato tutta la sua rabbia dopo il fatto

Sergio Iorio, presidente della Pistoiese, che ha urlato tutta la sua rabbia dopo il fatto

Tensione e doppia rissa sventata l’altra sera nel post partita della nona giornata d’andata del girone D del campionato di serie D che si è giocata nel campo del Sasso Marconi. I padroni di casa si sono aggiudicati la partita 2-1 contro la Pistoiese, con un episodio di tensione già al 45esimo del primo tempo quando l’arbitro ha espulso per proteste Felice Ragone (secondo dell’allenatore della Pistoiese Domenico Giacomarro). Il primo scontro pochi minuti dopo il fischio finale quando vicino agli spogliatoi sono volate parole grosse e qualche accenno di rissa tra alcuni membri dello staff tecnico arancione e i giocatori del Sasso Marconi.

Dalle cronache del fatto si legge che tra i più agitati ci fosse proprio Ragone, espulso nel corso del primo tempo per qualche parola di troppo nei confronti del direttore di gara. Ragone si è avvicinato allo spogliatoio dei locali, i quali hanno reagito respingendolo indietro. Non è chiaro il motivo, fatto sta che è nato un parapiglia che ha visto protagonisti i giocatori del Sasso Marconi, oltre ad alcuni membri dello staff e della dirigenza arancione, intervenuti per tranquillizzare Ragone e riportare l’ordine. Ma era solo quiete apparente perchè più tardi, come ha scritto in un post il presidente della Pistoiese Sergio Iorio è avvenuto un fatto che egli ha definito vergognoso e barbaro: "Dopo la fine della partita di Sasso una auto con a bordo cinque donne, tra cui la figlia di due anni di Claudio Sparacello, oltre alle signore Giacomarro, Sparacello, Tarabusi e Lauria, è stata fermata da un gruppo di ‘tifosi’??? che ha insultato e minacciato pesantemente queste signore e colpito con violenza macchina e finestrini facendo anche piangere la bambina. Il fatto è talmente grave che merita una riflessione profonda. Questi non sono tifosi, ma persone prive di dignità che si accaniscono contro i più deboli facendo spaventare una bambina di due anni che era venuta a vedere il babbo che giocava".

Un fatto che sarebbe avvenuto fuori dal centro sportivo Carbonchi dove la competizione si è svolta alla presenza della forza pubblica. Non risulta un intervento dei carabinieri su un fatto che Iorio ha stigmatizzato facendolo pensare alle dimissioni: "l’amarezza che provo in questo momento mi fa dire che se un episodio simile di violenza e inciviltà si dovesse ripetere un’altra sola volta, e a prescindere da qualsivoglia risultato negativo, verso parenti di giocatori o tecnici, lascerò il giorno stesso la Pistoiese mettendo a disposizione le risorse per onorare gli impegni assunti fino ad oggi". Gabriele Mignardi