Tram e canale Reno scoperto a Bologna, i residenti: “E’ una follia”

Verranno soppressi i posti auto centrali in via Riva Reno. Tuonano anche i commercianti: “Durante il cantiere rimarremo isolati”

Tram e canale Reno scoperto: come sarà via Riva Reno

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Bologna, 17 febbraio 2023 – “Il nostro amore appena nato, è già finito“. La storia tra la linea rossa del tram Borgo Panigale-FieraFacoltà di Agraria e i residenti di via Riva Reno è già ai titoli di coda. I lavori, nel tratto fra via Lame e la rotonda del PalaDozza, porteranno alla stombatura del canale di Reno con la realizzazione di una fascia verde e un percorso pedonale protetto. Questo significa che tutti i parcheggi presenti al centro della via verranno soppressi per fare spazio alla creazione della nuova linea del tram. Una conseguenza, quest’ultima, che ha creato non poche polemiche fra residenti e commercianti della zona.

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"Per me – dice Martina Menichetti, con casa in via Lame – sarà un bel problema. Questo era l’unico punto con un ricircolo di macchine. Soprattutto la sera, quando negli altri posti non c’era parcheggio, qua si riusciva a trovare sempre qualcosa".

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Dello stesso avviso, ma con preoccupazioni legate alla sua attività, anche Ilenia Trotta del bar Casa Nia di via Riva Reno: "Quando i fornitori – spiega – vengono a portare le consegne e devono scaricare, dove lo fanno?. E i problemi inizieranno fin dall’inizio dei cantieri, non solo quando il progetto sarà finito. Vediamo come andrà, ma per il momento siamo molto preoccupati".

La realizzazione della tranvia non ha alcun aspetto positivo, almeno per ora, anche per Eros Rizzello, gestore del bar Cristallo proprio di fronte alla rotonda del PalaDozza: "I bus a Bologna funzionano bene e il tram non era necessario. Togliere tutti i parcheggi in questo tratto di strada è una follia, senza contare che i lavori, a mio avviso, non dureranno solo tre anni".

Le preoccupazioni non mancano anche tra gli scaffali della Cartoleria Pencil. "Restare chiusi in mezzo ai lavori – sottolinea il gestore Gianluca Fabbiani – sinceramente mi spaventa. Non vedo, per adesso, come questo progetto possa portare dei benefici. Se i risultati si potessero vedere in breve tempo sarebbe diverso, ma c’è il rischio che il cantiere rimanga aperto molto più a lungo di quanto stimato".

Un po’ di ottimismo arriva dalle parole di chi in via Riva Reno ha il proprio studio: "Io non abito qui – dice Michele Di Nuzzo –, arrivo ogni giorno in autobus. Per questo, la costruzione della tranvia non mi creerà particolari problemi. Anzi, sono curioso di provarla".

Tuona invece il presidente del Comitato PalaDozza, Renato Nucci: "Le persone sono preoccupatissime. Non si possono togliere 200 parcheggi in una zona così densamente popolata dove già ora i posti auto non bastano. Decisioni come questa vanno discusse coi residenti della zona e qui non è stato fatto".

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