Ucraina, in fuga dalla guerra: 200 posti a Bologna per i profughi

Colloqui avviati per individuare le disponibilità dei Cas a ospitare i rifugiati. Il prefetto: "Presto fondi dal Governo e altri spazi dalla Curia"

Il prefetto Attilio Visconti incontrerà in streaming i sindaci della città metropolitana

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Bologna, 1 marzo 2022 - Bologna spalanca le proprie porte ai profughi di guerra in arrivo dall’Ucraina. Sebbene non sia ancora chiara né la data di arrivo dei primi rifugiati – che non possano contare su un parente o un nucleo familiare di accoglienza già sul nostro territorio – né il numero preciso di persone a cui dare asilo fra anziani, donne e bambini, ieri mattina si è tenuto in Prefettura un primo incontro di coordinamento interistituzionale per delineare le direttrici su cui articolare il piano di accoglienza dei profughi ucraini.

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Un’occasione di confronto in cui è stata eseguita una prima ricognizione delle strutture Cas (Centri di accoglienza straordinaria) immediatamente disponibili a ospitare i futuri arrivi dalle zone di conflitto. Al momento su un complessivo di circa 300 posti che sarebbero stati messi a disposizione, il bacino verificato però ammonta a 200 posti immediatamente utilizzabili, sul modello dell’accoglienza già messa in moto per i profughi afghani. I centri individuati sono sparsi su tutto il territorio metropolitano, ma la mappa definitiva è ancora in corso di rifinitura, dal momento che ieri si è tenuto un primo incontro per determinare le disponibilità di massima. La Prefettura infatti ha continuato il monitoraggio delle disponibilità, per cui anche oggi, alle 18, si terrà un ulteriore incontro in videoconferenza tra il prefetto Attilio Visconti e i rimasti sindaci dell’area metropolitana per passare al setaccio il restante territorio, coordinare e individuare eventuali nuovi posti. In corso di definizione sono anche gli aspetti sanitari e quelli connessi alla regolare presenza sul nostro territorio.  

Un’operazione di accoglienza diffusa che sta impegnando le istituzioni a trecentosessanta gradi. Il tavolo straordinario tenutosi ieri a Palazzo Caprara infatti ha visto non solo la partecipazione delle istituzioni ordinariamente previste dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma anche del Cardinale Matteo Zuppi, della Caritas diocesana, della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Bologna, Imola, San Lazzaro di Savena e Castel San Pietro Terme, dell’Anci regionale e della presidente dell’associazione Italia-Ucraina a Bologna. Tutto il possibile per poter offrire un riparo sicuro dai missili russi che in questi giorni stanno dilaniando il Paese dell’Est Europa.  

"Quello di oggi (ieri, ndr) è stato un primo incontro di ricognizione del territorio a cui ne seguirà un altro per aumentare presto il bacino di disponibilità di accoglienza dei profughi ucraini – ha spiegato il prefetto Attilio Visconti –. Da parte dello stesso Governo arriveranno fondi straordinari per sostenere un modello vincente di accoglienza come è già stato per gli afghani. C’è stata grande partecipazione al tavolo, assoluta condivisione, volta a favorire il dialogo anche con le famiglie ucraine sul territorio per coordinare al meglio pure gli arrivi alla spicciolata. Un ruolo importante al tavolo lo ha avuto anche il Cardinale Zuppi, con la Curia che già dai prossimi giorni metterà a disposizione ulteriori posti di accoglienza in aggiunta ai Cas destinati a questo compito", ha concluso Visconti.

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