FRANCESCO MORONI
Cronaca

Un anno di città 30 a Bologna, i dati: -49% di vittime. Sindaco Lepore: “Nel 2024 nessun pedone ucciso”

Il primo cittadino presenta i risultati dopo l’introduzione delle multe per il superamento dei 30 all’ora in città: calo del traffico e dell’inquinamento. “Fino ad adesso proposte di miglioramento non ne sono arrivate, se non dai tassisti. Continueremo a investire”

Un anno di città 30 a Bologna, i dati: -49% di vittime. Sindaco Lepore: “Nel 2024 nessun pedone ucciso”

Bologna, 16 gennaio 2025 - La Città 30, un anno dopo. Era il 16 gennaio dello scorso anno quando sono state introdotte le sanzioni per il superamento dei 30 chilometri all’ora nell’80% di Bologna e il Comune, dodici mesi dopo, presenta i risultati della misura: zero i pedoni uccisi nel 2024, un dato che spicca all’occhio e riempie il sindaco Matteo Lepore di “orgoglio”. È la prima volta dal 1991, cioè da quando l’Istat rileva l’andamento, che nessun pedone muore sotto le Torri per un incidente stradale.

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I dati

In generale cala il numero complessivo delle vittime in strada: 10 da gennaio 2024, cioè il 49% in meno. Era dal 2013 che il dato non si rivelava così basso. Diminuisce anche il numero degli incidenti stradali (-13%) e di feriti (-11%). Il miglioramento è ancora più consistente sulle radiali come le vie Massarenti e Murri (che superano, rispettivamente, il -16% e il -19%). Diminuiscono fortemente gli incidenti più gravi (-31%), classificati dal 118 con ‘codice rosso’. Si rafforza il calo del traffico (-5%) e si abbassa l'inquinamento (-29%). Boom per l'utilizzo del bike sharing (+69%) e del car sharing (+44%) e per i viaggi sul Servizio Ferroviario Metropolitano nell'area urbana di Bologna (+31%), mentre aumentano in modo significativo gli spostamenti in bicicletta (+10%). Analogamente al bilancio dei primi 6 mesi rilasciato lo scorso luglio, il confronto è tra il 2024 e la media dei corrispondenti periodi relativi al 2022 e al 2023. “Sono considerate due annualità per ampliare la quantità di dati analizzati e ridurre i possibili effetti della variabilità statistica”, spiegano da Palazzo d’Accursio. E ancora: -11,08% persone ferite, -9,78% incidenti con feriti, -20,71% incidenti senza feriti, +36% persone in prognosi riservata (unico dato al rialzo).

Le multe

Spicca all’occhio il dato delle multe per superamento dei 30 all’ora negli ultimi due mesi: appena 2 (89). Erano 87, infatti, le multe per sforamento dei 30 nei primi sei mesi, a fronte di un numero di controlli della Locale che parla di 166 giornate di controlli nel 2024 per 322 turni di servizio, 14.193 veicoli controllati e fermati e 2.046 multe a livello complessivo.

“Come abbiamo sempre detto, le sanzioni per la Città 30 vengono fatte in punti sensibili, come scuole e attraversamenti pedonali, in luoghi particolarmente critici – puntualizza Lepore –. In questi luoghi si registra un particolare rispetto da parte dei cittadini. Di fatto le sanzioni sui 30 si fanno con una segnaletica che anticipa la presenza della Locale in strada e quindi i guidatori hanno anche tempo di rallentare e vedere, è uno strumento di dissuasione insomma”.

Le reazioni

“La notizia più importante è che nel 2024 nessun pedone a Bologna è stato ucciso – insiste Lepore –. Un risultato del quale dobbiamo andare orgogliosi, di cui deve andare orgoglioso chi ha creduto e sostenuto questo progetto, ma in generale tutta la città, favorevoli o contrari poco importa. Abbiamo dimostrato di essere sulla buona strada”.

Come continuare con questo trend positivo per mantenere i risultati soddisfacenti, allora?

“Noi continueremo a investire 27 milioni di euro che abbiamo deciso di stanziare per rendere le strade più sicure: strade scolastiche pedonali, attraversamenti sicuri, migliore segnaletica”. E quando si chiede al sindaco se, come proposto da Cna oggi sul Carlino, ci sia possibilità di aprire un tavolo e ragionare sulle varie zone a 30, Lepore risponde: “Fino ad adesso proposte di miglioramento non ne sono arrivate, se non dal mondo dei tassisti, con i quali abbiamo aperto tavolo. Le associazioni non ci chiedono di togliere la città 30, ma ragionare più che altro sui cantieri e migliorare la fluidità del traffico. Noi siamo consapevoli dei disagi dei cantieri: la missione vera non è far tornare a correre la città più dei 30 o dei 50, la missione vera è far correre i cantieri affinché finiscano prima possibile”.

“Credo che per chi, come me, si è battuto sul progetto di Città 30 per salvare vite, oggi sia una giornata di feste – chiude Michele Campaniello, assessore alla Mobilità –. Noi oggi parliamo di numeri, ma questi numeri sono persone e sapere che oggi siamo riusciti ad avere zero peroni uccisi ci riempie di orgoglio”.