ALESSANDRO
Cronaca

Via de’ Carbonesi chiusa alle auto? Spinge a usarle

Alessandro

Bottiglieri*

Senza entrare nel merito della opportunità della pedonalizzazione il sabato e i festivi di via de’ Carbonesi, provo a ricorrere al ragionamento applicando il buon senso in quanto conosco bene la zona avendo nei pressi e da anni il mio studio.

Camminando in loco, domenica scorsa nel pomeriggio ho constatato che nei circa 80 metri di strada pedonalizzata non vi era un solo negozio aperto. Nemmeno uno. Orbene, nei giorni festivi si decide di tagliare la città nella direttrice EstOvest creando disagi a centinaia di cittadini, di residenti, con mezzi pubblici deviati e auto costrette a fare due chilometri per non percorrere 80 metri a vantaggio di chi o di che cosa?

Ho visto persone anziane scendere da bus in piazza Minghetti per andare a piedi a fatica in piazza Malpighi o in via S. Isaia alla ricerca di un altro Bus. E meno male non pioveva e ancora non ci sono le temperature estive….

Un esempio di disagio? Abitare in zone a monte di via de’ Carbonesi e dover andare a trovare all’Ospedale Maggiore un giorno festivo una persona malata o dover raggiungere la zona Ovest della città significa essere costretti a prendere almeno due bus con onere di camminare a lungo a piedi per raggiungere la fermata del secondo.

Ci si rende conto del disagi che si creano ai cittadini per 80 metri di strada pedonalizzata in un giorno festivo con esercizi chiusi?

Da una parte la T, e a essa ci siamo abituati, ora dall’altra via de’ Carbonesi: le principali direttrici cittadine sono impercorribili.

La conseguenza? Disagi e dover ricorrere di più all’auto. Ita est!

Vorrei si tenesse conto della circostanza che la città non è abitata solo da giovani atleti, ciclisti o podisti: la vita vera della maggior parte dei bolognesi è molto diversa.

Ritengo che ai cittadini si debba semplificare la vita e non complicarla inutilmente.

*Avvocato