Passante, Bonaccini festeggia: "Chiudiamo"

Merola soddisfatto: "Opera nel segno del green deal". Le tappe: giovedì Conferenza dei servizi, ok finale dopo le elezioni. Cantieri nel 2022

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini

di Rosalba Carbutti

Dopo vent’anni il Passante potrebbe diventare realtà. "Adesso siamo nelle condizioni di chiudere", ha detto ieri il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Risolto il nodo politico, con il patto sull’opera del candidato del centrosinistra Matteo Lepore con Coalizione civica, dopo il confronto con il ministero delle Infrastrutture, Regione e Comuni di Bologna e San Lazzaro, parte l’iter. Se tutto andrà come deve andare, si calcola il via ai primi cantieri per allargare tangenziale e autostrada nella prima metà del 2022 e dureranno quattro anni e mezzo. Praticamente impossibile una partenza anticipata dei ’cantierini’ delle opere annesse a fine anno, visto che la Conferenza dei servizi ’finale’ non sarà quella di giovedì prossimo (il 29), ma si dovrà attendere dopo l’estate per il via libera definitivo. Risultato: qualche mese in più si dovrà attendere.

"Abbiamo sempre affermato che sul Passante di Bologna saremmo andati avanti, avendo condiviso la scelta col territorio e con le parti sociali – ricorda Bonaccini –. Bene quindi l’intesa che porta ora i Comuni di Bologna e San Lazzaro a procedere in tal senso. Bene anche le proposte per rendere l’infrastruttura ancor più innovativa e sostenibile, senza rimandarne o ritardarne la realizzazione".

Soddisfatto il sindaco Virginio Merola: "Ho sempre avuto l’obiettivo, tanto da inserirlo nel mio programma elettorale, di sgravare il nodo bolognese dal traffico che lo rende spesso invivibile. E sono convinto – prosegue – che sia importante un’infrastruttura che si realizzi sotto il segno del green deal che l’Europa ci indica. Pensare ora al futuro, quindi, con una serie di proposte che vanno nel segno dell’elettrico, della riduzione delle emissioni e di una ancor maggiore mitigazione ambientale", conclude il primo cittadino.

Insomma, tutto bene quello che finisce bene. Ma prima di cantar vittoria, restano alcuni passaggi tecnici di non poco conto. La data clou è giovedì prossimo.

"Sono contento. Abbiamo fatto un lavoro importante, a cui la Regione ha partecipato nella veste di regista così come accade quando si tratta di opere strategiche. Ma la chiusura finale è prevista dopo le elezioni", spiega l’assessore ai Trasporti Andrea Corsini. La delibera di conformità urbanistica che era rimasta ferma in attesa del patto sul Passante arriverà, infatti, dopo le amministrative. L’assessore comunale ai Trasporti Claudio Mazzanti, detta la road map: "Di sicuro la prossima settimana la giunta farà una delibera o ci sarà un atto d’indirizzo del sindaco in cui si recepiranno le modifiche green del Passante. Poi andremo a Roma per la Conferenza dei servizi".

Qui dovrebbe filare tutto liscio visto che le eco-migliorie previste per l’allargamento di tangenziale a autostrada e le opere annesse, per un totale di 2 miliardi, non modificheranno il progetto. Resta, però, una certezza: "I nostri tecnici riguarderanno il piano esecutivo che uscirà dalla Conferenza dei servizi e se daranno il disco verde, a quel punto, il consiglio comunale darà il via libera con la delibera finale", spiega Mazzanti. Ma se in consiglio la maggioranza ce l’avrà il centrodestra, contrario al Passante di mezzo? "Il nodo di Bologna è da risolvere. Si andrà avanti comunque", taglia corto l’assessore comunale ai Trasporti. Di sicuro, si attendono disagi alla viabilità. "Ma la percorribilità sarà garantita", aveva assicurato Mazzanti. Ieri, in commissione, la conferma di Cleto Carlini, direttore del settore Mobilità: "Il progetto è stato impostato per non interrompere la viabilità. Non verrà chiusa nessuna tratta in nessuna direzione sia per l’autostrada che per la tangenziale".

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