Bologna, i ribelli Pd fuori dalla lista dem. Aitini: "No a epurazioni mascherate"

Trattative anche a Roma fino a tarda notte: stamattina l’assemblea cittadina per votare le candidature. Attese proteste. Salta la mediazione: dentro i consiglieri ‘isabelliani’ Zanetti e Di Girolamo, esclusi Gieri e l’assessore alla Sicurezza

Alberto Aitini a destra

Alberto Aitini a destra

Bologna, 28 agosto 2021 - Alberto Aitini e Virginia Gieri restano fuori dalla lista Pd. Salvo sorprese dell’ultima ora, visto che le trattative sono andate avanti a oltranza, il verdetto per gli assessori uscenti che hanno appoggiato Isabella Conti è negativo. Nonostante le lunghe trattative e il dossier ’ribelli’ arrivato a Roma, a pesare è stato il veto di Matteo Lepore che, vista la coalizione larga-larghissima, ha fatto capire di non volere nella squadra dem consiglieri ’ostili’. Il mantra, dicono i suoi, è la "coerenza": chi ha sostenuto la sindaca di San Lazzaro alle primarie, si candidi con lei. Opzione, questa, rispedita al mittente dagli ‘isabelliani’ del Pd.

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Dopo una giornata di passione, tra telefonate, conclavi, chat roventi, a Roma è pure stato messo in piedi un tavolo per cercare di trovare una mediazione. Del resto, a fronte degli esclusi che parlano da giorni di "purghe staliniane" e il via alla Festa dell’Unità nazionale proprio a Bologna, anche il Nazareno ha tentato di evitare fratture insanabili. Ma la proposta di accordo – fuori gli assessori, dentro i consiglieri uscenti Vinicio Zanetti e Giulia Di Girolamo – arrivata in serata, è stata bollata da Aitini come "un’epurazione mascherata". Per l’assessore alla Sicurezza "Lepore è anti-democratico, quindi si prenda le proprie responsabilità. Così si lascia fuori la parte riformista del Pd". Morale: l’ipotesi di intesa è stata respinta. E nella lista dem non ci sarà alcun ribelle, neppure Di Girolamo e Zanetti. Come giustificazione dell’esclusione di Aitini e Gieri da parte dei big bolognesi, la scelta di non candidare alcun assessore uscente. In realtà, però, Claudio Mazzanti, titolare della Mobilità, fedelissimo di Lepore, sarà in lista.

Comunque, nonostante l’auspicio del Nazareno "di una soluzione equilibrata e condivisa" e il confronto tra il coordinatore del Pd, fedelissimo di Enrico Letta, Marco Meloni, e Alessandro Alfieri, coordinatore di Base riformista, la corrente di cui fa parte la maggioranza dei ribelli, la quadra a sera non è stata trovata. "Aspettiamo domani (oggi, ndr), sperando che vada tutto per il meglio", le parole di Meloni che ricorda che l’ultima parola spetta "al partito bolognese". Più ottimista Alfieri: "Speriamo ancora. Fino all’ultimo secondo". "Mi auguro non si vada verso la promozione dei buoni e il respingimento dei cattivi", auspica il senatore Pd Andrea Marcucci. Il verdetto finale, a meno di colpi di scena, pare già scritto. E stamani l’Assemblea cittadina voterà la lista Pd. Scontato a questo punto il voto contrario di Aitini e compagni: un inedito, visto che questo tipo di consultazione è sempre finita all’unanimità. E gira voce che potrebbe esserci qualche protesta da parte di alcuni iscritti indignati per l’"epurazione", tant’è che il Pd ha preferito tenere l’assemblea a porte chiuse. Intanto filtrano i nomi della lista dem guidata da una capolista civica: i consiglieri uscenti dem Fattori, Persiano, Angiuli, Bittini, De Filippo, Guidone, Leti, Li Calzi, Montera e Campaniello faranno il bis. Mentre non chiederà la deroga per il terzo mandato Simona Lembi. Dovrebbe esserci anche Vincenzo Naldi, presidente uscente del Borgo-Reno. Vicino ad Aitini, alle primarie però non si schierò. Correranno Cristina Ceretti, presidente di ’Una città con te’ e Maurizio Gaigher, indicato dal Quartiere Savena, roccaforte dei leporiani. Candidati anche Franco Cima, capogruppo al Quartiere Navile e Giulia Bernagozzi, segretaria Pd al Navile. Aspirante consigliere, in odore di giunta, il presidente del San Donato-San Vitale, Simone Borsari. Ci sarà anche Antonello De Oto, docente Unibo, e una decina di personalità della società civile, oltre alla Sardina Mattia Santori. Per l’ex numero uno del Navile, Daniele Ara, forse un posto da capo di gabinetto.

Già chiari i giochi nei Quartieri: Federica Mazzoni al Navile, Rosa Amorevole al Santo Stefano (appoggiata anche da Isabella Conti), Marzia Benassi al Savena, Lorenzo Cipriani al Porto Saragozza, Elena Gaggioli al Borgo-Reno e Adriana Lo Cascio al San Donato-San Vitale.

 

 

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