Bologna fc, tre croci a Casteldebole. Il tifo insorge. "Una cosa oscena"

Curva e gruppi organizzati prendono le distanze: "Ci dissociamo"

Bologna Fc, contestata la dirigenza rossoblù: tre croci a Casteldebole

Bologna Fc, contestata la dirigenza rossoblù: tre croci a Casteldebole

Bologna, 15 dicembre 2018 - La curva Andrea Costa prende le distanze e anzi s’indigna per quello che considera un gesto isolato e fuori da ogni logica dei gruppi. E il Centro Bologna Clubs, l’organismo che raduna i club del tifo organizzato, e che in tarda serata ha anche diffuso una nota, non è da meno. «Una cosa oscena. Questa non è la cultura civile e sportiva di Bologna», tuona Andrea Coppari, che del Centro Bologna Clubs è il presidente e che soltanto mercoledì era stato a Casteldebole per incontrare Marco Di Vaio e ricucire lo strappo tra il club manager e un tifoso (presente pure lui all’incontro pacificatore) dopo il litigio che si era consumato domenica nella tribuna dello stadio di Empoli.

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Le tre croci lasciate ieri pomeriggio sul prato della rotonda di Casteldebole sono un cazzotto allo stomaco che, ancor prima che colpire i tre dirigenti rossoblù, rischia di mandare al tappeto l’immagine di una città che anche nei momenti più cupi della sua storia sportiva quando ha contestato raramente è scesa sotto il livello di guardia del buon senso.

Negli ultimi trent’anni le eccezioni alla regola si contano sulle dita di una mano: il manichino raffigurante l’allora presidente Piero Gnudi calato dal tetto della tribuna nel 1993 in un Bologna-Fidelis Andria di serie B, e poi, nel 2010, quando nel mirino c’era il sardo Sergio Porcedda, una bara (autentica) sistemata all’ingresso del centro tecnico, con tanto di testa di maiale appesa ai cancelli. «I Forever Ultras si dissociano totalmente da quanto avvenuto nel pomeriggio di oggi a Casteldebole – scrivevano ieri, sul proprio profilo Facebook, i rappresentanti del gruppo –. Queste non sono azioni degne degli Ultras. Ogni azione compiuta da noi è sempre stata e sempre sarà firmata. Troveremo il modo di capire chi è stato per risolvere personalmente la faccenda».

Anche i gruppi ‘Controtendenza’, ‘Sorvegliati Speciali’ e ‘Vecchia Guardia’ su Facebook hanno preso le distanze. «Ci sta di contestare l’operato di una dirigenza – spiegava Coppari – ma un conto sono le critiche e un altro questa roba che imputo a un mitomane. Sono doppiamente arrabbiato, perché questo gesto, oltre a colpire in modo inaccettabile i dirigenti, ferirà ingiustamente l’immagine della nostra tifoseria».

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