Bologna Juve di Coppa Italia, Inzaghi punta su Soriano e Sansone

Il tecnico presenta la sfida: "Con i nuovi acquisti posso fare il 3-4-3 che abbiamo provato in questi giorni"

Bologna-Juve di Coppa Italia, Inzaghi è ottimista alla vigilia (FotoSchicchi)

Bologna-Juve di Coppa Italia, Inzaghi è ottimista alla vigilia (FotoSchicchi)

Bologna, 11 gennaio 2019 – E’ un Bologna dimezzato da squalifiche e infortuni quello che domani sera, allo stadio Dall’Ara, si giocherà gli ottavi di Coppa Italia contro la Juventus di Massimiliano Allegri. E, a fare il punto sulla situazione dell’infermeria in casa rossoblù, ci ha pensato proprio Filippo Inzaghi, alla vigilia della sfida contro i bianconeri: “Per quel che concerne la squadra non sono stati convocati Paz, che ha avuto un piccolo problema, Nagy, che ha sentito pizzicare il menisco e che sarà recuperabile martedì, al rientro, e Dzemaili, a cui si è indurito il polpaccio. Oltre a loro c’è Santander, che per fortuna ha evitato la lesione e che ha subito solo un’infiammazione; tutti e quattro martedì saranno col gruppo per preparare la partita con la Spal”.

Oltre agli acciaccati, mancherà Andrea Poli, squalificato dopo l'ultimo turno grazie alla prova tv a causa di un'espressione ingiuriosa. Domani probabilmente toccherà ai nuovi acquisti Soriano e Sansone scendere in campo per tentare l’impresa contro la ‘Vecchia Signora’: “Avremo comunque domattina come ultimo allenamento, devo dire che li ho trovati in ottima condizione. Sono contento, mai avrei pensato di averli a Bologna, hanno qualità indiscutibili e devo ringraziare la società, li ho voluti fortemente. Devo decidere se farli giocare dall’inizio, Soriano gioca sicuramente, Sansone, che è quello che in questi mesi ha giocato meno, devo valutare se farlo giocare 60 minuti o 30”.

Con loro il Bologna amplia il ventaglio di possibilità sia a partita in corso che dall’inizio: “Sono giocatori duttili, Soriano è la mezzala che cercavo, che ho voluto. Nel 3-5-2 diventa trequartista, lo desideravo per caratteristiche. Sansone ha fatto la seconda punta, nel 4-3-3 può fare l’esterno e si sposa bene con Orsolini. Con loro posso fare il 3-4-3 che abbiamo provato in questi giorni, magari mettendo Soriano attaccante di sinistra”.

Sansone e Soriano (foto Schicchi)
Sansone e Soriano (foto Schicchi)

Domani scenderanno in campo i migliori, quei giocatori necessari per dare filo da torcere ai campioni d’inverno: “Domani va in campo la formazione migliore, ci siamo guadagnati la partita di domani da giocare davanti al nostro pubblico, dovremo dare continuità alla partita di Napoli che comunque deve rimanere nei nostri occhi e nel nostro cuore. Quella è stata una gara da squadra vera, che ci credeva. Se si gioca così non si può perdere; domani avremo poco da perdere e tanto da guadagnare. Per determinate partite potrei fare giocare due punte veloci, le nostre ripartenze sono spesso importanti ma dobbiamo essere più bravi nell’ultimo passaggio. In base alla partita che vogliamo fare deciderò gli attaccanti”.

Rimane quindi il dubbio Destro, mentre chi è sicuro di scendere in campo sarà Pulgar, che ha messo alle spalle la lombalgia che lo ha colpito ieri: “Pulgar, se è quello visto a Napoli, gioca sempre, l’ho detto anche a lui. Se i giocatori dimostrano di giocare giocano. Le gerarchie sono state azzerate, qua gioca chi pedala, conta il bene del Bologna, non il nome sulla maglia. Sono contento che la società non abbia trovato capri espiatori, ora bisogna trovare il modo affinchè i tifosi tornino ad applaudirci”.

Sul mercato il tecnico rossoblù ha deciso di spendere due parole, soprattutto dopo ciò che ha detto ieri l’amministratore delegato Claudio Fenucci: “Ho sempre detto che non ho un modulo di base, la società sa bene quello che abbiamo pensato. Quello che ha detto ieri il dottor Fenucci è giusto, se arrivano giocatori devono fare la differenza e darci una mano. Spinazzola ci piace, può giocare a quattro e a cinque, gli acquisti devono essere di questo spessore. La società sta facendo di tutto per accontentarmi”.

Nessun rimpianto, parola di Pippo: “Io ho grandissima fiducia in questa dirigenza, volevo capire e valutare questa squadra. È difficile da fuori farsi un’idea sui giocatori. Dopo sei mesi ho idee più chiare su tutto e ho fatto presente alla società le mie idee sapendo che io e il mio staff dobbiamo dare di più. Trovare un capro espiatorio non mi piace, i giocatori lo sanno, io e la società abbiamo fatto un patto, dobbiamo dare di più. I giocatori importanti ci potranno dare una mano, così come quelli che rimarranno. Nei sei mesi negativi, però, hanno fatto vedere anche cose importanti”.

Il videomessaggio del chairman Saputo non è stata una sorpresa per Inzaghi, anzi: “Un’ulteriore conferma della voglia e della volontà del presidente di fare bene. Vorrei ripagare quello che ho trovato qui a Bologna; vorrei giocare ma non posso, quindi farò dare il massimo ai miei giocatori. Giocheremo in casa, dimentichiamoci quello che è stato, dobbiamo svoltare già da domani”.

La chiusura è dedicata a un pilastro dello spogliatoio, Angelo Da Costa, che domani metterà a referto la sua terza presenza stagionale: “In porta domani gioca Da Costa, in coppa sempre lui perché è un portiere e una persona straordinaria”.

Di certezze ha bisogno il Bologna di Filippo Inzaghi. E domani sera, alle 20.45, aldilà del risultato, potrebbe trovarne: certezze e positività per arrivare alla decisiva sfida contro la Spal nella miglior maniera possibile. E dimenticare, forse, un 2018 deludente su tutti i fronti.

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