Fortitudo Bologna Piacenza 92-73, è la undicesima vittoria in casa / FOTO

La Effe mette il turbo per la settimana decisiva. Mercoledì in campo a Mantova, poi domenica il big match contro Montegranaro

Kenny Hasbrouck

Kenny Hasbrouck

Bologna, 17 febbraio 2019 -  Ha inizio nel migliore dei modi possibili la settimana più lunga della Fortitudo, che sotto la volta del ‘Madison’ di piazza Azzarita fa suo il derby emiliano contro Piacenza 92-73, allunga a 11 la striscia positiva casalinga (record di tutta la A2) e si prepara al recupero di mercoledì sulle doghe di Mantova (palla a due ore 20,30) con una rinnovata consapevolezza. Tornare infatti al PalaDozza domenica prossima per il big match d’alta classifica contro Montegranaro, con 4 dei 6 punti in cassaforte, vorrebbe dire affrontare la sfida con maggiore slancio e mettere un’ipoteca sulla massima serie, o comunque iniziare a fare conteggi sulla base degli scontri diretti. La cronaca. È il toccante striscione “Stay strong Kenny, we’re with you” ad accompagnare il prepartita della Fortitudo, col palasport in piedi ad applaudire l’americano biancoblù, in lutto per la recente scomparsa del padre: un altro striscione è stato invece esposto alla memoria di Gary ‘Baron’ Schull, la bandiera statunitense scomparsa il 9 febbraio del 2005 e alla quale è stata dedicata la curva di via Nannetti.

Consueta line-up tra le fila di coach Antimo Martino (Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli, Leunen, Pini) a fronteggiare il quintetto di coach Gabriele Ceccarelli (Formenti, Sabatini, Ihedioha, Ogide, Murry). Sono Hasbrouck e Pini a sbloccare il risultato dopo 2’ di polveri bagnate, prima della risposta di Formenti dalla lunetta e del 3+3 Rosselli-Leunen che dà la prima spallata al match (11-2). Piacenza concede troppo spazio all’iniziativa di Bologna, libera di muovere la palla senza ostacoli e di trovare il tiro più vicino al canestro: schiacciata di Pini, lay-up di Hasbrouck e inevitabile time-out di Ceccarelli per contenere l’emorragia (15-4).

Il contropiede di Hasbrouck regola il massimo vantaggio dei locali (+13), prima che gli emiliani riescano finalmente a sbloccarsi portando il gap sotto la doppia cifra di vantaggio con Formenti e Murry (17-11). Fantinelli-Mancinelli-Cinciarini: Bologna torna in quota approfittando delle maglie larghe degli avversari (22-11), troppo lassi nel contenimento del contropiede. Il soliloquio di Murry dà qualche noia alla difesa locale (due falli di Cinciarini, un fallo di Sgorbati) e tiene i suoi ancorati ai biancoblù, che portano a conclusione la prima frazione con la bomba di Venuto e i liberi di ‘Cincia’ (27-17).

La ricetta della Effe è semplice: incursione, scarico e tiro aperto. È così che inizia infatti la seconda frazione, con Sgorbati bravo a pescare Cinciarini per la bomba del 30-17. Formenti+Ogide: Piacenza prende ossigeno e inizia ad aggiustare la mira dai 6,75, ma è solo una parentesi che viene chiusa prontamente da Hasbrouck e Benevelli, che obbligano gli ospiti al minuto di sospensione (38-25). A questo punto sale in cattedra Ogide, che con 7 punti consecutivi sbilancia la difesa di Bologna e, scortato dal 5-0 di Murry, riapre prepotentemente il discorso (42-37). Hasbrouck e Fantinelli provano a mettere ordine per creare le spaziature al servizio di Pini, che ricambia con due appoggi filati e sul cambio di fronte intercetta la palla che si trasforma nel contropiede per Hasbrouck (49-39).

L’inerzia torna a soffiare sulle vele di Bologna: Pini+Leunen e nuovo massimo vantaggio, che non muterà fino alla seconda sirena (53-39). La Effe riprende la terza frazione da dove aveva lasciato, col tiro dall’angolo di Hasbrouck e i liberi di Fantinelli che aprono la forbice sul 57-39. Ma l’asse Murry-Ogide-Sabatini è rapida nel rovesciare nuovamente l’inerzia e in un amen Piacenza riduce le distanze (59-46): bastano due contropiedi di Leunen e Rosselli a rimettere le cose a posto (63-46). Il lancio-baseball di Leunen per Hasbrouck diventa l’assist del +18, nuova spallata che squilibra i rossoblù, troppo sbilanciati nella metà campo offensiva (68-50). Negli ultimi due giri d’orologio Murry e Ogide sfruttano i mismatch a loro favore e, col sostegno di Formenti, firmano il break di fine terzo quarto (73-59).

È proprio il capitano piacentino a firmare la bomba del -11 che inaugura l’ultimo periodo, ma il 2+1 di Mancinelli lascia invariate le distanze. La Effe si adagia prematuramente sugli allori e getta via tre possessi che, grazie alle incursioni di Formenti e Murry, diventano i punti del 76-66 che obbligano Martino al time-out. Persa di Venuto, persa di Cinciarini e contropiede di Murry: Piacenza torna a -8. Botta e risposta Venuto-Murry dalla lunga, liberi di Leunen e Cinciarini e Bologna che riprende lentamente quota dopo 5’ in balìa degli ospiti (83-71 e time-out di Ceccarelli). Piacenza forza gli uno contro uno coi suoi principali terminali offensivi, ma la retroguardia dell’Aquila fa sentire il fisico e nelle ripartenze ‘Cincia’ e Leunen appongono la firma sulla vittoria di Bologna, che vola a +20 con 2 e mezzo da giocare (91-71). E quando la Fossa dei Leoni inizia a intonare ‘Aquarela do Brasil’ significa che il match è ai titoli di coda. Ora la testa va al match di mercoledì sul parquet di Mantova. Il tabellino: Lavoropiù Fortitudo Bologna 92 Assigeco Piacenza 73

LAVOROPIÙ CONSULTINVEST BOLOGNA: Sgorbati, Cinciarini 15, Mancinelli 5, Franco, Benevelli 4, Leunen 15, Simon 1, Venuto 6, Rosselli 7, Fantinelli 4, Pini 14, Hasbrouck 21. All. Martino. ASSIGECO PIACENZA: Diouf 4, Bossi, Ogide 14, Formenti 14, Antelli, Piccoli 7, Ihedioha 2, Turini, Murry 30, Sabatini 2, Vangelov. All. Ceccarelli. Arbitri: Salustri, Pecorella e Marziali. Note: parziali 27-17; 53-39; 73-59. Tiri da due: Bologna 19/35, Piacenza 22/36; tiri da tre 12/27, 8/29; tiri liberi 18/28, 5/6; rimbalzi 40, 37.  

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