Fortitudo Bologna Virtus Bologna 73-87, è il primo derby dell'era covid

All'Unipol Arena tante mascherine, pochissimi cori e striscioni. Primo tempo alla Effe, poi dal terzo quarto le V nere si riprendono il match

Fortitudo Bologna Virtus Bologna, primo derby in era covid (foto Schicchi)

Fortitudo Bologna Virtus Bologna, primo derby in era covid (foto Schicchi)

Bologna, 4 settembre 2020 - Il primo derby dell’era Covid è della Virtus che si impone sulla Fortitudo all’Unipol Arena davanti a 1.207 spettatori per 73-87. La partita cambia tutta nella ripresa dopo che la Fortitudo, nel corso del primo tempo, spinta dalle triple di Banks e dalla voglia di Aradori tocca anche 13 lunghezze di vantaggio. La Virtus aveva aperto i giochi con un canestro di Abass, poi pareva aver perso lo spirito migliore, spingendo Djordjevic a chiamare timeout.

Fortitudo che tira bene fino all’intervallo ma che poi, inevitabilmente, si scopre più corta. La Virtus cresce grazie al ragazzo di casa, Alessandro Pajola e alla verve di Julina Gamble, che trova anche il modo di bisticciare con la curva Fortitudo. Il pari, dopo aver inseguito a lungo, lo firma a metà del terzo quarto Amar Alibegovic con una tripla che dà il 53 pari. Poi il sorpasso di Gamble, canestro più tiro libero, 53-56. La Virtus allunga anche con una tripla, l’unica, di Josh Adams e chiude i conti proprio con Alibegovic, figlio di Teo che in Fortitudo è considerato un’icona per aver salvato l’Aquila dalla retrocessione nell’ormai lontano 1992.

Un derby senza pathos

E’ il derby numero 107 della storia, ma rispetto al passato mancano pathos ed emozioni. Perché la Fossa dei Leoni, storico gruppo della tifoseria Fortitudo, sceglie di disertare l’evento. I supporter Virtus sono pochi e i 1.207  paganti, in un’arena capace di ospitare anche novemila persone, si perdono.

Non ci sono striscioni, non ci sono cori. Ci sono, quelle obbligatorie, le mascherine, il distanziamento sociale, i termo scanner all’ingresso e il gel d’ordinanza. E’ un passo avanti rispetto ai giorni scorsi quando sia Fortitudo sia Virtus, contro Cremona e Reggio Emilia, non avevano messo insieme più di 5-600 persone. Ma è ancora poco pensando alle magìe che ha sempre regalato questa sfida dal 1966 in poi. Ci sono anche poche sciarpe, qualche maglietta. E alla fine i tentativi di qualche coro. Ma è davvero un altro derby rispetto ai novemila che, la sera di Natale si presentarono alla Fiera. E non solo perché si girava con il piumino e non con la polo, ma perché, anche l’attesa della città di Bologna pareva diversa. In tempi di Covid-19, con i numeri dei contagi che sono ancora in aumento, è comunque un piccolo, ma significativo passo in avanti.

 

Tabellino

Fortitudo-Virtus Bologna 73-87 LAVOROPIU’ BOLOGNA: Fantinelli 13, Banks 16, Aradori 14, Withers 12, Happ 10, Fletcher 2, Totè 6, Palumbo, Dellosto, Mancinelli ne, Ugochukwu ne. All. Sacchetti. SEGAFREDO BOLOGNA: Markovic 7, Abass 3, Weems 7, Ricci 9, Tessitori 4, Teodosic 12, Gamble 15, Adams 3, Pajola 7, Alibegovic 12, Hunter 8, Deri. All. Djordjevic. Arbitri: Lo Guzzo, Bartoli, Quarta. Note: parziali 24-18; 46-35; 57-66. Tiri da due: Fortitudo 16/41; 25/40. Tiri da tre: 8/29; 7/22. Tiri liberi: 17/25; 16/21. Rimbalzi: 27; 53.

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