PAOLO ROSATO
Politica

Elezioni sindaco in provincia di Bologna: tre ballottaggi da incubo per il Pd

Casalecchio, Castel Maggiore e Pianoro al secondo turno: sfida tra i dem e candidati civici o del Terzo Polo

Bologna, 11 giugno 2024 – Il Pd, dopo aver stravinto in città e fuori dalle mura nel voto europeo (40,28% nell’hinterland, 41,11% sotto le Torri, con FdI al secondo posto 20 punti sotto), ha frenato improvvisamente nel voto amministrativo in provincia. Un po’ il contrario di quanto accadde cinque anni fa, quando la marea leghista, capace di un exploit a Bruxelles, fu fatta ritirare alle porte dei municipi.

Ballottaggio a Pianoro tra Matteo Zuffi (Centrosinistra) e Luca Vecchiettini (Liste civiche)
Ballottaggio a Pianoro tra Matteo Zuffi (Centrosinistra) e Luca Vecchiettini (Liste civiche)

Stavolta il roller coaster del voto, scosso blackout organizzativi e dal fuoco amico, ha costretto i dem a fastidiosissimi ballottaggi in centri importanti come Castel Maggiore e Pianoro, e alla sconfitta dolorosa a Molinella, Monterenzio e Malalbergo (Vogli con il 53,04% ha sconfitto Ferretti), tutte e tre governate da sindaci del Pd. E poi c’è Casalecchio, dove il civico Dario Braga, appoggiato da Azione e pezzi di Pd, potrebbe beneficiare del sostegno del centrodestra tra due settimane contro il favorito dem Matteo Ruggeri.

Certo, i dem in tanti altri Comuni hanno nuovamente fatto la voce grossa. Da Valsamoggia a Castenaso, passando da Calderara e Marzabotto, fino ai plebisciti a San Lazzaro (Pillati oltre il 69,36%) e a Zola Predosa, non c’è stata partita. Ma qualche intoppo – i dem non erano più abituati – c’è stato.

Tra i confermati dem ci sono Claudia Muzic ad Argelato (77%), Alessandro Ricci a Granarolo (55,9%), per il centrodestra invece bene i civici Argentieri a Vergato (62,56%) e Santoni a San Benedetto Val di Sambro (77,54%).

La segretaria Federica Mazzoni a metà pomeriggio si è detta soddisfatta delle vittorie portate a casa. "Davvero dei bei risultati, ovunque è stato fatto un lavoro di grande coraggio". Il sindaco Matteo Lepore esulta per i dati delle Europee, che regalano autosufficienza in chiave Regionali all’ipotetico campo largo Pd-Cinque Stelle-Verdi e Sinistra (oltre il 12% in città). "Credo che questo voto non cambi le alleanze che abbiamo messo in campo – ha detto Lepore in chiave viale Aldo Moro –. Bologna deve continuare a essere un punto di riferimento, il voto le dà una grande responsabilità. Il successore di Bonaccini sia coraggioso come Schlein".