Elezioni 2022, Mucci: "Le politiche del Pd hanno fallito: Terzo Polo ago della bilancia"

La candidata all'uninominale alla Camera che va da Casalecchio a Imola. "Un collegio contendibile, esprimiamo competenze e non prendiamo in giro gli elettori. Centrodestra senza classe dirigente, noi più credibili"

Mara Mucci, candidata Terzo Polo

Mara Mucci, candidata Terzo Polo

Bologna, 23 settembre 2022 - "Le grandi coalizioni hanno prodotto due paracadutati, Bonelli e Fiorini, in un collegio che tiene dentro la provincia di Bologna da Casalecchio a Imola. C’è il rischio quindi che non ci siano nel futuro parlamento dei veri portavoce del territorio, un paradosso se si pensa che lo stesso Bonelli ha candidamente dichiarato che terrà i contatti con il territorio attraverso una newsletter”. E’ imolese Mara Mucci, statisticamente l’unica candidata espressione del collegio della contesa, ci si gioca un posto alla Camera in un’urna che non sembra più blindatissima per la sinistra, nella provincia bolognese.

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Mucci fa parte di Azione, è candidata per il Terzo Polo e ha già avuto un’esperienza da parlamentare dal 2013 al 2018, eletta nei Cinque Stelle che poi ha abbandonato. “Questa orrenda legge elettorale ha inciso sulla campagna elettorale, molti elettori non hanno compreso i meccanismi del Rosatellum”.

In che senso?

“Non c’è il voto disgiunto, quindi se voti una lista al plurinominale, dai una preferenza automaticamente anche il candidato all’uninominale della coalizione. Questo in molti non l’hanno capito, un peccato anche considerando che questo della Camera ora è un collegio contendibile, e c’è una parte del territorio che potrebbe rimanere schiacciata da scelte partitiche che privilegiano Bologna città”

Il suo bilancio sulla campagna elettorale che si conclude?

“Una campagna lampo dura, ma che ho vissuto centimetro per centimetro. Ai banchetti ho visto tanta gente sfiduciata, e torniamo sempre a una legge elettorale confusionaria che dovrebbe dare responsabilità all’elettore attraverso la scelta al maggioritario, ma che in realtà è un bluff”.

Da chi ruberete più voti, dal centrosinistra o dal centrodestra?

“Le persone probabilmente sono più deluse dalle politiche del centrosinistra, le bollette sono esplose e negli ultimi 15 anni ci siamo resi troppo dipendenti energeticamente da fornitori esterni, in particolare della Russia. Chi è responsabile di queste scelte si è mosso senza una visione globale di Paese. E poi penso al sistema sanitario che non ha funzionato, abbiamo in Emilia-Romagna indici di performance praticamente sotto soglia, accettabili appena al 14%. Così si incentivano le persone ad andare dal privato. Per tutte queste ragioni serve alternanza di governo, l’alternanza è un valore”

Terzo Polo al governo? E’ preoccupata dall’avanzata delle destre?

“Il centrodestra non ha classe dirigente, una cosa che mi preoccupa parecchio. Chi ci mettiamo al governo, gente come Toninelli? Persone che nei ministeri non sanno da che parte entrare, che non hanno esperienza amministrativa? Nel Terzo Polo invece portiamo avanti candidature di profili con esperienza professionale e amministrativa, persone con curricula nel pubblico e nel privato”.

Lei è una docente e un’esperta di digitalizzazione, specie in relazione agli enti locali. Come intervenire in questo periodo storico in cui i gap digitali tra generazioni restano importanti?

“Voglio riportare in Parlamento la mia esperienza professionale di consulente nella digitalizzazione degli enti locali, si deve attingere dalle risorse del Pnrr per ridurre quei gap. Che esistono ancora, ecco perché dobbiamo lavorare nella formazione e nell’accompagnamento di quelle fasce d’età che hanno difficoltà. La pubblica amministrazione, peraltro, dovrebbe essere finalmente in grado di gestire dei servizi completamente digitali, che vadano a sburocratizzare il nostro sistema”.

Lavoro ed energia, le proposte.

“Bisogna valorizzare i nostri giovani, portando avanti contratti con un minimo orario di 9 euro l’ora e detassando totalmente gli under 25. Da queste decisioni dipende il futuro, i giovani devono poter guardare al domani per potersi fare una famiglia, l’attuale indice di denatalità influisce sul futuro”.

Il Terzo Polo, qualora fosse necessario, potrebbe costruire alleanze di governo?

“L’obiettivo nostro è costruire un progetto che sia abbastanza forte per aiutare il Paese a liberarsi dall’ombra dei populismi, sia da destra sia da sinistra. La speranza è che il centrodestra non abbia una larga coalizione, il Terzo Polo potrebbe fare da ago della bilancia per una spinta riformista e liberale, in un periodo durissimo per gli italiani, drammatico. Draghi ha raccontato le cose come stavano, è quello il metodo che dobbiamo seguire, senza esaltare promesse irrealizzabili”.

Un esempio?

“Il Pd parla solo di fotovoltaico. Ma è credibile un ragionamento del genere? No, perché l’emergenza è adesso, non bisogna prendere in giro gli italiani, quindi avanti anche con i rigassificatori e il nucleare di ultima generazione, peraltro approvato dall’Unione Europea nella nuova tassonomia green”.

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