Elezioni 2022, è il weekend della verità: Merola risale, e ora è derby Manca-Critelli

Pd, da decidere il candidato di Base Riformista. Crescono le quotazioni di Casini al Senato. Centrodestra, sicuri Borgonzoni (Lega) e Bignami (Fd’I)

Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di presidenza della Camera

Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di presidenza della Camera

Bologna, 12 agosto 2022 - La partita delle prossime politiche "è ancora tutta da giocare. E se ce la mettiamo tutta, pancia a terra, ce la possiamo fare". Ne è convinta Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia-Romagna e formalmente la prima candidata ufficiale dell’agguerrito drappello dei ‘bolognesi’ che si misurerà con le Politiche del 25 settembre. Schlein, a meno di colpi di scena, dovrebbe figurare da capolista nel listino del plurinominale alla Camera che comprende Bologna e Modena (ma si può essere candidati in quattro plurinominali al massimo, c’è anche la Romagna). Una corsa da indipendente nel Pd, con robuste possibilità di riuscita visto il collegio semi-blindato per il centrosinistra. "In queste settimane lavoreremo per quel 40% di indecisi e per quel 50% di persone, la maggior parte dei quali con un reddito inferiore ai 20mila euro all’anno, che alle ultime elezioni non è andato a votare – ha affermato Schlein, che con il segretario nazionale del Pd Enrico Letta ha presentato il simbolo della coalizione, ‘Democratici e Progressisti’ –. E’ a loro che dobbiamo rivolgere il nostro sguardo e le nostre proposte".

CENTROSINISTRA

Detto della vicepresidente della Regione e assessora al Welfare della giunta Bonaccini (pronta per subentrare al suo posto sarebbe la sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti), sui nomi che correranno nei listini e nei collegi che avranno dentro Bologna si sta chiudendo il cerchio, la parola fine verrà data domenica dalla Direzione nazionale Pd. C’è sempre il grande problema della parità di genere, ma assieme alla Schlein dovrebbero esserci Valentina Cuppi (presidente nazionale del Pd) e la storica portavoce di Prodi ed ex sottosegretaria Sandra Zampa. Bisogna vedere in quale incastro, Cuppi potrebbe seguire Schlein e Stefano Vaccari (modenese) nel listino alla Camera, Zampa potrebbe finire invece al Senato. Restano forti i nomi di Andrea De Maria (deputato uscente) e Virginio Merola (ex sindaco), che a questo punto potrebbero spartirsi i collegi alla Camera di Bologna centro e di San Giovanni e la Pianura, che arriva fino a Carpi. Per il Senato invece sarebbero in rialzo giorno dopo giorno le quotazioni del senatore uscente Pier Ferdinando Casini, che potrebbe finire o ad occupare la casella dell’uninominale al Senato (dove fu eletto) oppure quella del capolista del listino sempre al Senato. Il collocamento di Casini potrebbe determinare altri incastri. Dei nomi bolognesi resterebbe quello esplicitato da Base Riformista, e l’ultimo borsino darebbe appaiati Francesco Critelli (deputato uscente) e Daniele Manca (senatore uscente ed ex sindaco di Imola). Tanti uomini, e un esponente di Base Riformista dovrebbe esserci per forza di cose (uno andrà oltre regione?). Ecco perché da questa rosa di nomi già ristrettissima potrebbero venire fuori delle sorprese. Per quanto riguarda infine il collegio ‘donato’ a un alleato, resta concreta soprattutto la pista che porta a Emma Bonino di ‘Più Europa’.

TERZO POLO

Italia Viva Bologna ha mandato giù a Roma il suo listino per il plurinominale. I nomi sono questi: Ernesto Carbone, Giampiero Veronesi, Mauro Felicori e Stefano Mazzetti. Ovviamente la truppa sarà da mixare con quella di Azione, ma dal partito di Calenda finora pare sicuro soltanto che si punterà a fare eleggere sul territorio Marco Lombardo e Matteo Richetti.

CENTRODESTRA

Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana Ciechi ed consigliere comunale a Bologna con il centrosinistra negli anni ’90, si candiderà nelle file della Lega, forse nel Lazio. La Lega punterà a far rieleggere gli uscenti Lucia Borgonzoni, Gianni Tonelli e Carlo Piastra, ma da dietro spinge l’outsider Beppe Vicinelli. Fratelli d’Italia punta invece su Galeazzo Bignami e Alberto Balboni, pronte nei listini regionali anche le candidature di Ylenja Lucaselli, Gianluca Vinci e Tommaso Foti. Infine Forza Italia, che punterebbe su Anna Maria Bernini per il Senato (presidente uscente dei senatori forzisti) e su Aldo Marchese per la Camera.

 

 

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