Bologna, 12 dicembre 2022 - Elly Schlein fa la sua svolta nello storico circolo della Bolognina. Alle 17,30 (ri)prende la tessera Pd a fianco del segretario Mario Oliva, mentre sulle pareti ci sono le foto di Enrico Berlinguer e di Achille Occhetto che a pochi metri da qui, sempre il 12 ma a novembre del 1989, diede avvio alla svolta che portò alla fine del Partito comunista.
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"Entro qui in punta di piedi, per ascoltare. Non sono qui per costruire un altro partito, ma per costruire un'alternativa", dice la candidata al congresso Pd dietro il quadro con le parole di Majakovskij (video): "Il partito è l'unica cosa che non tradisce". Ad aspettare Schlein una cinquantina di militanti che, poi, si sono fermati a porre domande alla neo iscritta dem che, alla Bolognina - ricorda - fece la sua prima assemblea. Tant'è che firmata la tessera dem, Elly si è messa in cerchio ad ascoltare gli iscritti tra richieste di maggior coinvolgimento dei circoli, nuove svolte per evitare terze vie alla Blair o alla Renzi, la necessità di credere di nuovo alla politica e di uno sguardo di genere.
Di fronte a questa assemblea spontanea, Schlein ha preso appunti sul taccuino del congresso della Fiom (al quale ha partecipato stamani), dando già la linea: "Non siamo qui per sostituire il Pd, ma per rinnovarlo. Non dobbiamo fare un partito degli eletti e delle elette, ma un partito dei militanti".
"C'è bisogno più di ieri di partecipare, di iscriversi. Perché senza un contributo largo e plurale si fa fatica a ricostruire la sinistra che vogliamo - lancia il suo appello Schlein - a tutti gli iscritti e le iscritte del Pd, a quelli che hanno smesso di crederci e magari si sono allontanati e a quelli che non si sono mai iscritti ad un partito".
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