Fusione Comuni 2018, sfida a Bologna. Domenica si vota

Alle urne per i due maxi-comuni, quello tra Baricella e Malalbergo e quello fra Granarolo e Castenaso. Il sindaco metropolitano Merola tifa per il sì

Referendum sulla fusione dei Comuni, si vota nella provincia di Bologna (Foto StudioSally)

Referendum sulla fusione dei Comuni, si vota nella provincia di Bologna (Foto StudioSally)

Bologna, 4 ottobre 2018 - Meno tre giorni alle urne. Domenica votano 34.000 bolognesi dell’hinterland metropolitano per i due maxi-Comuni voluti dagli amministratori Pd, quello tra Baricella e Malalbergo e quello tra Granarolo e Castenaso. Un importante test elettorale, visto che almeno su questa seconda fusione il Movimento 5 stelle oggi al Governo ha fatto appello per il no. La Lega, da parte sua, affonda il colpo sul ‘matrimonio’ tra Baricella e Malalbergo. Di avviso opposto invece il sindaco metropolitano Virginio Merola, che è intervenuto ieri parlando di un’«opportunità importante per questi territori, che guarda al futuro».

Gli aventi diritto al voto sono 5.317 a Baricella, 6.957 a Malalbergo, 9.437 a Granarolo e 12.262 a Castenaso. Se vincessero i favorevoli alla fusioni, nascerebbe un nuovo comune da oltre 16.000 abitanti a Baricella e Malalbergo e uno da circa 27.400, che diventerebbe il settimo più grande della Città metropolitana, tra Granarolo e Castenaso. Con il via libera a queste fusioni i Comuni della Città metropolitana, che erano 60 nel 2014, scenderebbero da 55 a 53. «Le fusioni di questi anni sul nostro territorio – afferma Merola in una nota – stanno portando risultati positivi. L’esperienza di Valsamoggia in particolare è considerata apripista a livello nazionale. I cittadini che risiedono nei comuni nati dalle fusioni hanno avuto vantaggi, in termini di servizi e di risorse. Sono consapevole del fatto che, nel paese dei campanili, parlare di fusioni sia sempre delicato. Tuttavia sono convinto che le fusioni rappresentino un’opportunità importante per i cittadini, le istituzioni e le imprese, che guarda al futuro. Per questo invito i residenti di questi Comuni ad esprimere il proprio parere recandosi ai seggi e a votare sì ai progetti di fusione».

La Lega intanto boccia in particolare l’unione della pianura tra Baricella e Malalbergo, un «matrimonio di interesse» per il commissario bolognese del Carroccio Carlo Piastra. «Siamo contrari a questo processo di fusione innaturale», afferma Piastra insieme al segretario della Lega di Bologna Pianura, Luciano Baccilieri. Per la Lega sarà un «accorpamento di molti servizi e disagi, in nome di risparmi di spesa che colpiranno solamente i cittadini. I sindaci di queste due realtà hanno pensato unicamente ad attingere alle risorse promesse da Stato e Regione, per risanare i conti». Il processo di fusione tra l’altro «parte con mille anomalie» secondo la Lega, «a cominciare dal fatto che si era partiti con una fusione a tre, dalla quale si è sfilato Minerbio».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro