Bologna, Galeazzo Bignami viceministro: "Tram dannoso, vedrò il sindaco"

Il deputato va alle Infrastrutture: "In settimana incontro Lepore, no a pregiudizi ideologici. Il passante si può migliorare. L’avvertimento di Bonaccini sulle grandi opere? Le prove di forza non servono a nulla"

Galeazzo Bignami nominato viceministro

Galeazzo Bignami nominato viceministro

Bologna, 1 novembre 2022 - Galeazzo Bignami, deputato bolognese di Fratelli d’Italia, 47 anni, appena nominato viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, già sta vagliando i dossier più spinosi. E cerchiati di rosso ci sono quelli del tram e del Passante. Le parole che usa da viceministro non si discostano da quelle di una decina di giorni fa, in un’intervista al Carlino : "Il Tram va fermato e il Passante migliorato".

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Che cosa si aspetta da questo nuovo ruolo?

"Farò quello che ho sempre fatto: servire al mia patria. Oggi posso farlo da un ruolo particolarmente operativo".

Che cosa intende con "operativo" per tram e Passante?

"Confermo quanto detto: il Tram per Bologna non è un’opera inutile, ma dannosa. E il Passante va assolutamente migliorato".

Sul tram, però, come fate a stoppare l’opera? L’assessora Valentina Orioli dice che in caso di stop si rischiano 731 milioni di euro di penali...

"Studieremo i dossier, verificando lo stato di avanzamento dei progetti. Per il Passante è diverso. L’annuncio della cantierizzazione alla fine del 2022, significa che la realizzazione dell’opera è imminente, fermo restando che se anche dovesse partire l’infrastruttura può comunque migliorare".

In che modo si può migliorare?

"Ho idee ben precise: ridurre l’impatto ambientale in primis . Poi lavoreremo sulla viabilità sia a nord che a sud per aiutare il territorio in vivibilità, produttività e velocità degli spostamenti. Le grandi opere sono importanti, ma lo sono altrettanto le opere complementari".

Incontrerà Autostrade per l’Italia?

"Avevo detto che era già in programma un incontro con Aspi e ministero... come si può vedere non mento!".

Per il Passante manca solo l’ok del ministero al progetto esecutivo. Glielo darete?

"Qualsiasi risposta prima di valutare il fascicolo è pregiudiziale. Ma lo dico da avvocato: se l’opera presenterà spazi per migliorarla li percorreremo, ma questo non significa riaprire tutte le fasi a monte. So che l’opera è molto avanti e gli impegni sono molto difficili da rivalutare".

Sul tram, però, l’obiettivo è lo stop. Non crede che sia ancora più dura fermare quest’opera rispetto al Passante?

"Il dossier va studiato integralmente. La stazione appaltante è il Comune, ma i finanziamenti arriveranno in larga parte dal Pnrr e c’è comunque una collaborazione istituzionale che coinvolge il ministero. Per questo, nell’ottica di collaborazione che deve ispirare le istituzioni, già questa settimana incontrerò il sindaco Matteo Lepore. Ma su questi temi non ci devono essere contrapposizioni ideologiche o di parte. Dobbiamo pensare alla Bologna di domani, nel rispetto delle reciproche autonomie istituzionali, ma con un obiettivo comune. Ci si confronterà e ci si scontrerà, ma tenendo a mente questo comune denominatore".

Bonaccini su tram e Passante ha detto: "Ci provino a fermarli..."

"Ho sentito anche il presidente dell’Emilia-Romagna e lo vedrò. Come ho già incontrato il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli. Ora, lo dico a Bonaccini, non servono prove di forza, ma vanno fatte cose utili senza perdere tempo".

Per il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini si deve partire subito coi grandi cantieri delle opere strategiche.

"C’è piena consonanza col ministro sulle opere strategiche. E sulla possibilità di trovare spazi per migliorarle".

Che cosa significa per lei questa nomina?

"Il primo pensiero va a mio padre e mio fratello che, da lassù, sono sicuramente felici. Poi mi ha fatto piacere ricevere tanti attestati di stima, alcuni anche dagli avversari. Poi, per il resto, porterò Bologna con me. Perché Bologna è una regola. Sono stato 5 anni consigliere del quartiere Saragozza, 10 consigliere comunale e otto regionale. Bologna ce l’ho sotto la pelle...".

 

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