Ucraina, Lepore: "L'Europa non è nata se non siamo in grado di fermare la guerra"

Il sindaco di Bologna in piazza Santa Croce a Firenze alla manifestazione per la pace 'Cities stand with Ukraine'

Matteo Lepore, sindaco di Bologna (FotoSchicchi)

Matteo Lepore, sindaco di Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 12 marzo 2022 - "Basta guerra, abbiamo deciso di marciare per la pace, l'Europa non è ancora nata se non siamo in grado di fermare questa invasione". Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore intervenendo in piazza Santa Croce alla manifestazione per la pace 'Cities stand with Ukraine'. 

Anche le Due Torri accolgono oggi una mobilitazione per le deposizione delle armi nel conflitto tra Russia e Ucraina, in piazza Maggiore, dopo la prima iniziativa del 25 febbraio con 10mila partecipanti a seguito dello scoppio della guerra. E domani è in programma il pellegrinaggio a San Luca organizzato dal cardinale Matteo Zuppi: cattolici, greco-cattolici, ortodossi, ucraini, russi uniti nella preghiera. E alle 19 tutte le campane della città suoneranno.

DIRETTA Guerra Ucraina: aggiornamenti in tempo reale della diciassettesima giornata

"Charkiv, città con cui siamo gemellati, è una città che da oltre due settimane è sotto le bombe, distrutta, che abbiamo ricordato pochi anni fa a Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema, città dove oltre duemila nostri cittadini hanno perso la vita per colpa delle barberie nazifasciste. Ci eravamo detti che non doveva più accadere. David Sassoli, una volta in visita in quei luoghi, disse che proprio lì era nata l'Europa. No, l'Europa non è ancora nata se non ci uniamo contro l'invasione dell'Ucraina", ha detto il sindaco Lepore.

Migration

Lepore ha sottolineato che "stiamo raccogliendo tantissime persone che vengono dall'Ucraina, a Bologna come a Firenze, come a Roma, come a Milano. A Bologna circa 1.400 persone oggi hanno trovato accoglienza, più di 700 famiglie a Bologna si sono messe a disposizione per accogliere le persone che vengono dall'Ucraina. Abbiamo 3600 persone di nazionalità ucraina in questo momento che vivono a Bologna. La nostra città, le nostre città, si stanno aprendo". 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro