Bologna, 2 dicembre 2015 - ECCO l’atteso sondaggio del Pd nazionale sul tasso di gradimento dei bolognesi per l’operato del sindaco Virginio Merola. Dal risultato di questa indagine telefonica, a quel che si dice, dipenderà il via libera (o meno) di Matteo Renzi alla ricandidatura a sindaco di Merola. Che, va detto, a Bologna ha già incassato l’appoggio unanime del Pd.
Il sondaggio, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, è in corso in queste ore. Oltre a domande sull’azione del sindaco, si valutano possibili scenari delle prossime elezioni comunali.
Al campione viene chiesto «quanto considerano efficace l’operato del sindaco». Prima in generale, poi su temi specifici: raccolta dei rifiuti, traffico e mobilità, servizi sociali, sicurezza, questione immigrazione e cultura.
Viene chiesto quindi un parere (individualmente e in caso di incroci a un’eventuale ballottaggio) sui possibili avversari di Merola. Fra questi: Massimo Bugani (Movimento 5 Stelle), Lucia Borgonzoni (Lega Nord) ed Elly Schlein, ex del Pd ora in ‘Possibile’.
SULLE SCELTE di voto, spazio aperto anche a un eventuale altro candidato, mentre una domanda specifica è dedicata all’intenzione di andare a votare o meno. Sul passato la domanda è sul miglioramento o meno della città negli ultimi anni. Sul futuro viene chiesto se l’azione della prossima giunta dovrà cambiare.
Altri quesiti riguardano i recenti fatti che hanno visto il primo cittadino in prima linea: dallo sgombero del centro sociale Atlantide («giusto, sbagliato, difficile da stabilire?»), alla scelta di essere «indulgenti o intransigenti»; dal passo indietro sul Passante Nord, al people mover fino alla riqualificazione di Via Rizzoli (opera più o meno importante).
Continuano, intanto, i rumors che vorrebbero Renzi non convinto di un Merola bis. A sostegno del sindaco si schiera ora Pier Luigi Bersani, il cui nome era sussurrato proprio come possibile alternativa a Merola: «Se non vengono fatti pasticci da Roma – afferma l’ex segretario del Pd – io credo che la ricandidatura di Virginio sia inevitabile».
Di tutto, in ogni caso, si parlerà a gennaio. «Nessuna persona normale – avverte Renzi – pensa che la priorità sia aprire una discussione sulle amministrative in questo momento».
l. o.
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