A Bologna una nuova serie web, 'Universitas Tenebrarum'

Firmata dai registi Mellara e Rossi per ridere su docenti, studenti e bidelli: 24 puntate sulla piattaforma di Natalino Balasso

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Bologna, 28 luglio 2022 - C’è lo studente pedante, quello nevrotico, il professore che spera di andare presto in pensione e quello azzimato. E anche i bidelli che vivono in portineria con stile molto intimo, tanto da averla arredata con alcune comodità casalinghe. Ma c’è molto di più, molte più ’maschere’ universitarie, nella serie web ’Universitas Tenebrarum’ firmata da Michele Mellara e Alessandro Rossi e ambientata in una "immaginaria e sgangherata" università italiana che di fatto, per via della location, è il DamsLab, che metterà a disposizione spazi e supporto dei tecnici di laboratorio e di portineria. Alla serie, infatti, collaboreranno, nei vari reparti tecnici durante le riprese, anche una quindicina di studenti, che hanno seguito un laboratorio mirato, organizzato dagli autori, in collaborazione con Incom e Citem. A loro si aggiungeranno gli alunni della Bsmt, la scuola di formazione in Musical Theater, che inserirà nei ruoli degli studenti protagonisti della serie, i suoi allievi. Accanto alle promesse del cinema, anche attori noti come Bob Messini nel ruolo del prof che "tira ad andare in pensione", Angela Malfitano nei panni della direttrice di dipartimento, "che fa mercimonio della sua carica" per diventare il prossimo ’Magnifico’, ruolo impersonato da Natalino Balasso, l’attore-autore divenuto negli anni una star del web (influencer in maniera molto personale e incisiva con quasi 500.000 followers su facebook) e creatore di ’Circolo Balasso’, la piattaforma web in abbonamento, dove la serie uscirà in 24 puntate da 5 minuti l’una, nel marzo 2023. Reciteranno in ’Universitas Tenebrarum’ anche Stefano Pesce, Martina Sacchetti, Lorenzo Ansaloni e, in apparizioni speciali, Tita Ruggeri e Andrea Santonastaso. "La serie – spiegano Mellara e Rossi – è cinica e disincantata, realizzata in episodi brevi, concepiti per il web, che utilizza il linguaggio televisivo della comicità, per riprodurre vizi e virtù di un sistema accademico anacronistico e spontaneamente ironico". Un prodotto finanziato da Emilia Romagna Film Commission con 25.000 euro, che raggiunge per ora il budget di 100.000 euro e che rappresenta un’idea di serie originale. Già nel 2002, la coppia di registi bolognesi, conosciuta soprattutto per i documentari prodotti con la loro Mammut Film, girò ’Fortezza Bastiani’, film che conteneva un omaggio a Dino Buzzati. "In quel film – spiega Mellara – la dimensione era quella del galleggiamento perché gli studenti non sapevano dove sarebbero andati coi loro studi". E prosegue: "Qui invece, ora che siamo anche professori di ruolo al Dams da oltre 10 anni, immaginiamo una fantomatica ‘Facoltà di Sociologia delle Lingue Morte’, dove precipitano le follie del mondo universitario e non ci sono personaggi positivi". Per Giacomo Manzoli, direttore del Dipartimento delle Arti "questo è un modo per aprirci a un progetto estremamente solido, un’opportunità di partecipare a un progetto di altissimo livello e non ci farà paura vederci tratteggiati in video".