Benzing in cattedra, la Fortitudo si riaccende

Il tedesco non sbaglia un colpo e consente ai compagni di lasciare l’ultimo posto. In fondo da sola adesso rimane proprio Varese

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FORTITUDO

101

VARESE

97

KIGILI : Frazier 13, Gudmundsson 2, Aradori 12, Mancinelli ne, Durham 2 , Manna ne, Procida 6, Benzing 29, Charalampopoulos 10, Totè 10, Groselle 17, Borra ne. All. Martino.

VARESE: Gentile 28, Beane 25, Sorokas 17, De Nicolao 4, Vene 7, Librizzi ne, Ferrero 6, Caruso, Keene 7, Belotti. All. Vertemati.

Arbitri: Mazzoni, Martolini, Gonella

Note: parziali 25-20; 56-48: 70-73. Tiri da due: Fortitudo Bologna 2845; Varese 2342. Tiri da tre: 923; 1329. Tiri liberi: 1822; 912. Rimbalzi: 33; 34.

Con questa vittoria la Kigili sorride a metà, da una parte ci sono i due punti che lasciano Varese da sola all’ultimo posto, ma dall’altro il margine con cui ha vinto lascia aperta la speranza per i biancorossi di ribaltare la differenza canestri. I 73 punti che la Fortitudo ha subito nei primi tre quarti fotografano quale sia il vero problema della formazione allenata da Antimo Martino. Non si possono incassare così tanti canestri da una Varese che è costretta giocare all’arma bianca, non potendo contare su almeno due stranieri che la società non riesce a reperire sul mercato.

In queste condizioni i padroni di casa avrebbero dovuto azzannare gli avversari anche perché Cremona ha vinto contro Sassari e, alla fine, anche la differenza canestri potrebbe avere un ruolo importante nel decidere chi scenderà in serie A2. Questa mancanza di pressione sui giocatori è un equivoco che va chiarito il prima possibile. Per quello che si è visto ieri sera Branden Frazier è tutto tranne che un playmaker, cosa per cui sarebbe venuto sotto le Due Torri, ma una guardia per cui quando tocca a lui portare palla la confusione regna sovrana. In sostanza è un Jon Gudmundsson alla rovescia con l’islandese che è sceso in campo dato che James Feldeine ha avuto problemi alla schiena.

Piombata sul 70-75 la Kigili dopo aver condotto sul 31-20, ha approfittato della stanchezza degli avversari per portare a casa la partita, ma quando Pietro Aradori ha firmato il +4 (83-79) a 3’43’’ gli umori erano contrastanti al PalaDozza, con la curva che non riesce neppure ad accendere il resto del pubblico. Sull’88-84 Martino si becca tecnico e la cosa costa 4 punti alla Kigili per cui c’è la parità. Siamo a 1’52 dalla fine quando Groselle va in lunetta e fa 22, ma poi replica Beane con una tripla. A canestro ci va pure Frazier, e piazza Azzarita diventa una bolgia, Varese sbaglia e e c’è la tripla di Benzing. Di secondi da giocare ne restano 33, con i lombardi che scelgono di difendere la differenza canestri, ma è ancora il lungo tedesco a far saltare tutti i piani.

Massimo Selleri

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