MARCELLO GIORDANO
Sport

Dazn viaggia nella passione e parte da Bologna

Esce domani il primo episodio di ’Fedi’, format che racconta l’anima delle città attraverso il calcio: tante voci da Di Vaio alla famiglia Bulgarelli

Lo stadio Dall'Ara

Lo stadio Dall'Ara

Bologna, 25 gennaio 2022 - Si ferma il campionato, non la programmazione sportiva della Tv del calcio: Dazn. Aspettando che la palla ricominci a rotolare, a partire da domani l’emittente racconterà l’anima delle città italiane attraverso il calcio e la passione sportiva che le attraversa. Il nuovo format si chiama ’Fedi’ e Dazn inizierà il viaggio per l’Italia proprio a partire da Bologna e dal Bologna, con la puntata che sarà disponibile domani.

AGGIORNAMENTO Fedi di Dazn, la prima puntata è sul Bologna

Tanti i contributi raccolti dai personaggi d’eccezione che tifano rossoblù e che attraverso questa passione raccontano aspetti della città. Vedi Alberto Cazzola, in arte Albi, del gruppo musicale ’Lo Stato Sociale’, che spiega così la sua squadra del cuore: "È una squadra che soffre, che ogni tanto vince, ogni tanto perde e che rappresenta la verità di tutti i giorni: crescendo avrei anche potuto cambiare squadra, ma anche per questo non mi è sembrato naturale". Bologna è per sempre, è una fede, cantavano gli Skiantos. Ed è pure una storia d’amore inattesa e per questo ancor più bella. Parola di Marco Di Vaio, che dopo l’esperienza da calciatore e uomo simbolo dei rossoblù tra il 2008 e il 2012 è passato dietro la scrivania dopo una parentesi a Montreal dove ha conosciuto Saputo, attuale proprietario del club. "Sono arrivato nel 2008, dopo alcune stagioni molto complicate per me. Non avevo un grande mercato, mi davano per finito e invece da qui è iniziata una seconda carriera. Le sensazioni per fortuna fin dall’inizio sono state buone perché alla prima partita che ho fatto al Dall’Ara in Coppa Italia ho fatto subito gol e da lì è iniziato un amore". E pure 24 reti con cui l’ex capitano trascinò il Bologna a salvezza a tratti insperata. Poi stagioni tra gol e difficoltà societarie, fino al ritorno da dirigente con Saputo.

Bologna è per sempre e sette giorni su sette, come cantava Luca Carboni. E nessuno più della famiglia Bulgarelli può capirlo e raccontarlo: "Dopo che papà morì ho capito cos’aveva fatto quest’uomo nella sua vita. Prima io lo vivevo come un padre normalissimo. Io l’ho visto proprio al funerale, c’erano seimila persone al funerale, ho capito cos’ha lasciato, e cosa ha rappresentato soprattutto per questa città". Dai gol di Di Vaio ai funerali di Bulgarelli, spaccato che racconta come la città sappia vivere in modo viscerale le proprie bandiere. Da Tobia Righi, storico manager di Lucio Dalla e suo inseparabile compagno di tifoseria, fino ai retroscena di Maurizio Savi, custode dello stadio Dall’Ara da quarant’anni che porta gli spettatori sul campo per parlare della sua grande fortuna: aver trasformato la propria passione in lavoro. Anche la colonna sonora della puntata sarà del tutto particolare: realizzata partendo dai suoni della città, che si uniscono alla musica originale composta da Alex Uhlmann, leader dei Planet Funk, che ha catturato la melodia di un signore che fischiettava in piazza Maggiore, centro nevralgico della città che tifa rossoblù.  

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