Effe, Eurolega, donne: il Paladozza è il tempio

Lo storico impianto di piazza Azzarita vivrà un autunno da assoluto protagonista nella scena del basket. E già ospita il museo

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di Massimo Selleri

Dal ritorno in Eurolega della Virtus alla ripartenza della Fortitudo passando per le donne delle V nera che quest’anno sono chiamate a migliorare ancora i propri risultati sportivi. In attesa che la squadra maschile e femminile della Segafredo tornino in fiera nell’arena temporanea allestita dalla proprietà, l’autunno dello storico impianto di Piazza Azzarita è ricco di appuntamenti. Completato nel 1956, in passato è stato definito il salotto dello sport bolognese o il piccolo Madison, e se è vero che ha ospitato diverse disciplina sportive sembra fatto su misura per godersi quello che accade sul parquet, dato da qualsiasi posizione si ha una ottima visuale per assistere ad una partita di pallacanestro. Un qualcosa di unico in tutta Italia, tanto che la federazione ha deciso di allestire proprio in piazza Azzarita il Museo del Basket, per una importanza riconosciuta anche dal cardinale arcivescovo Matteo Zuppi, che da un paio di mesi è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Su questo parquet il porporato tra il 12 e il 19 settembre, celebrerà la messa per ufficializzare come la Madonna del Ponte di Porretta sia diventata la patrona della pallacanestro italiana. La nuovo annata cestistica, di fatto partirà da lì, con le due società che inizieranno ad inseguire i rispetti traguardi.

Nel caso della Virtus uno degli obiettivi è quello di far entrare nel cuore degli appassionati di Basketcity anche la pallacanestro femminile, oltre a tenere vivo il seguito che i recenti successi dei maschi hanno rivitalizzato. Nella passata stagione la squadra ha alzato sia la SuperCoppa che l’EuroCup e sebbene la vittoria di Milano abbia lasciato un po’ di amaro in bocca, resta il fatto che l’annata è stata vincente. Chiaro che la Segafredo davanti a Belinelli e compagni si aspetta il sold out, almeno fino a quando si resta in Piazza Azzarita, anche perché fin dalle prime partite di Eurolega, la V nera ne gioca subito due in casa, quella con i francesi del Monaco e quella con i tedeschi del Bayern, ed è fondamentale partire subito con il piede giusto.

La questione è molto più delicata in casa della Fortitudo. Nel finale della passata stagione si è consumata una frattura tra il pubblico e la proprietà del club e sa una parte non si sono trovati acquirenti che ne rilevassero le quote, dall’altra c’è sempre una stagione da affrontare dopo la retrocessione in serie A2. Il nuovo presidente Valentino di Pisa ha subito messo in chiaro che il rapporto con il popolo biancoblù è un nodo da risolvere anche perché la Effe ha una forte identità e senza il suo pubblico diventa anche difficile dare un senso alla sua esistenza. Quest’anno vedere i gradoni vuoti del PalaDozza ha generato un certo malessere già durante le varie restrizioni per la pandemia, ma l’effetto sarebbe ancora peggiore se l’assenza fosse dovuta al perdurare di questa distanza tra club e tifosi.

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