"Grazie Bologna, e scusami per il derby"

Mihajlovic alla cena degli sponsor ha incontrato per la prima volta Bonaccini, ha parlato con Merola ed è tornato sul ko di Firenze.

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Una serata speciale, in un Dall’Ara che ancora non può essere gremito per forza di cose, ma che per la prima volta dopo il lockdown è tornato ad essere la casa del Bologna e dei suoi amici. La tradizionale cena che il Bfc tiene con i suoi sponsor, giovedì è stata l’occasione per Sinisa Mihajlovic di ringraziare la città, il sindaco Virginio Merola per la cittadinanza onoraria, e di incontrare per la prima volta Stefano Bonaccini, governatore della Regione, con il quale ha scambiato quattro chiacchiere all’insegna della cordialità (dopo aver sostenuto la sua rivale Lucia Borgonzoni in campagna elettorale).

Una volta sul palco con tutta la dirigenza del Bologna, Mihajlovic si è anche scusato "per la brutta figura di Firenze, so che a Bologna ci tenevate molto ma i ragazzi sono giovani e non capiscono certe cose", ha detto il tecnico alla platea, diffusa sui tavoli posti sul manto erboso con mascherine e distanze di sicurezza rispettate.

Tra gli ospiti di una serata più familiare degli anni passati c’erano anche Stefano Domenicali, chairman di Audi, Marcello Sorrentino ad di Fincantieri che potrebbe occuparsi della ristrutturazione del Dall’Ara, Gianluca Pavanello ceo di Macron, e tutti gli sponsor che in questa stagione così difficile hanno fatto sentire il loro appoggio.

Quello che Sinisa Mihajlovic ha sentito da parte della città sia nei mesi più duri della lotta alla malattia, sia al momento di ricevere la cittadinanza onoraria, che gli sarà conferita pubblicamente nei prossimi mesi: "A Bologna si sta bene, è bello vivere qui, grazie per avermi fatto diventare un cittadino bolognese", ha detto Mihajlovic rivolto alla platea.

Bonaccini se n’era già andato via per un impegno politico, ma dopo aver ribadito al club il suo impegno per arrivare a una ripresa aperta al pubblico: "Con distanziamento necessario e controlli adeguati, in uno stadio da quasi 40 mila posti non è possibile che entrino solo mille persone. Mi metto a disposizione per garantire che stadi, palazzetti e circuiti possano aprire parzialmente al pubblico".

Doriano Rabotti

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