
Il mercato apre i battenti Avanti tutta su Reabciuk
La finestra di mercato si apre ufficialmente oggi, ma per il momento a Casteldebole resta socchiusa. C’è tempo fino al 31 gennaio, ma non sempre vale l’adagio "chi ha tempo non aspetti tempo". Qui più che tempo occorre trovare idee e incastri, dal momento che un budget vero da spendere non c’è. Ieri a Casteldebole non è stato un Capodanno di lavoro solo per Motta e i calciatori: anche Sartori e Di Vaio erano in plancia di comando. Le caselle da riempire sono sulla corsia sinistra, ma non è detto che si finirà per declinare il sostantivo al plurale. Terzino ed esterno d’attacco sono gli obiettivi teorici, ma in realtà la vera priorità è l’esterno basso: e qui siamo ai soliti noti. Il moldavo Reabciuk, in forza all’Olympiacos, sarebbe la soluzione più vantaggiosa. Ha 24 anni e si può prendere con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato attorno ai 3,5 milioni. Il club riflette, ma quello di Reabciuk è il primo nome su cui può tentare l’affondo.
Nel taccuino di Sartori-Di Vaio da settimane trovano spazio Terzic (Fiorentina) e Beruatto (Pisa): il primo rientra nei piani di di Italiano come primo rincalzo di Biraghi, mentre il secondo è uno dei pilastri dell’undici allenato da D’Angelo, oggi in piena zona playoff. Ergo: per motivi differenti nessuno dei due allenatori ha interesse a privarsi dei rispettivi terzini nel cuore della stagione. Quanto a Doig, del Verona, i 7 milioni che chiede Setti costituirebbero un investimento che il club rossoblù non può, o non vuole, fare adesso. Davanti il sogno resta Brekalo del Wolfsburg, ma prima occorre risolvere il rebus Vignato, in scadenza nel 2024 e con un tremendo bisogno di giocare. Sul piatto ci sono anche i rinnovi strategici di Orsolini e Dominguez: nulla di nuovo, segnalavano ieri da Casteldebole. Vale anche per l’uscita annunciata di Kasius. Infine Sansone: ad oggi il suo ingaggio lo rende quasi incedibile. Ma la finestra è socchiusa e da qui al 31 gennaio può entrare, e uscire, qualche spiffero.
m. v.