Lundberg: "La Virtus può crescere molto"

L’esterno danese ha portato la sua esperienza ai bianconeri: "Questo è un gruppo fantastico con una grande potenziale da sviluppare"

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di Massimo Selleri

"Giovedì contro Valencia vedrete una Virtus affamata".

A parlare è Gabriel ’Iffe’ Lundberg, l’esterno danese della Segafredo che in estate è arrivato sotto le Due Torri per dare esperienza e concretezza alla formazione allenata da Sergio Scariolo dopo aver salutato la Nba. "La vittoria di Milano è stata molto importante – prosegue il numero 19 bianconero – ma chiaramente non ci ha appagato anche perché l’obiettivo dei playoff è ancora lontano. Dobbiamo affrontare tutte le partite con la stessa concentrazione e con la stessa durezza con cui scesi in campo mercoledì scorso. Quel successo ha dimostrato a noi e ai nostri tifosi che cosa possiamo essere, adesso spetta a noi esprimere con continuità le nostre capacità".

Cosa vi ha insegnato la beffa con l’Asvel?

"Quello che ci doveva insegnare e cioè che le partite in Eurolega non sono mai finite e che per questo non bisogna mai mollare ed è necessario stare sempre lì con la testa. Ci sono cose che si possono imparare solo dal campo e l’esperienza è una di questa. Lo avevamo già sperimentato a Kaunas e con il Villeurbanne ne abbiamo avuto la riprova. Il dato importante è che lo abbiamo compreso e sette giorni dopo lo abbiamo dimostrato a Milano".

Più in generale quale è il suo giudizio sulla squadra?

"Siamo un ottimo gruppo che ha espresso subito un buon talento offensivo, ma che deve crescere in difesa dove possiamo fare meglio. C’è un potenziale da sviluppare e questo è positivo perché significa che possiamo crescere e, quindi, abbiamo un ampio spazio di miglioramento".

In questo sistema fin dalle amichevoli l’abbiamo vista giocare sia da play che da guardia. Quale ruolo preferisce?

"Quello che serve alla squadra. Tendenzialmente sono una guardia che è in grado sia di segnare che di costruire per i compagni. Quello che conta veramente è vincere, per cui è importante passare per quello che si mette a disposizione della squadra e non per quello che crea dei problemi. Nella Virtus tutti hanno questa preoccupazione e questo credo che sia uno dei motivi per cui attorno a noi si respira un clima molto positivo. La mia impressione è che soprattutto il nostro pubblico abbia compreso che da parte nostra c’è la volontà di dare sempre il massimo non solo come singoli, ma anche come squadra. I nostri tifosi sono stati straordinari venendo a Milano e noi vogliamo ripagarli vincendo contro Valencia".

E’ vero che lei è molto attento all’alimentazione?

"Lo confermo. Credo che sia molto importante mettersi nelle migliori condizioni possibili per allenarsi e per giocare e tra queste il cibo è fondamentale. Per giocare ad alti livelli devi essere fare tutto quello che serve perché il tuo fisico dia buone risposte e non venga esposto agli infortuni. E’ una forma di correttezza verso se stessi, verso la squadra e il club che ti ha dato fiducia".

Come trascorre il tempo libero?

"Chiaramente non è tantissimo tra Eurolega e campionato, ma ci tengo a utilizzarlo il più possibile per stare con la mia famiglia e fare insieme delle cose come visitare la città che è stupenda sia per i monumenti che per l’accoglienza".

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