Mickey conosce bene l’Eurolega "Virtus fidati, so come affrontarla"

Jordan, lungo classe 1994: "È un torneo duro, giocare senza pressione è il modo migliore per cominciare"

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di Massimo Selleri

"L’obiettivo è sempre quello: vincere". Le parole sono del nuovo lungo della Virtus Jordan Grayson Mickey. In effetti il curriculum parla di un giocatore che non solo è abituato ad alzare i trofei, ma che punta ad essere anche il migliore. Nel palmares ci sono una Coppa del Re e una Supercoppa con il Real Madrid e nella passata stagione il titolo della Vtb, la lega baltica, dove è risultato anche il miglior difensore e l’mvp della finale.

"Dobbiamo puntare a vincere sia in Eurolega che in campionato. A livello personale vorrei disputare la migliore stagione possibile aiutando la squadra, in modo tale che i due obiettivi possano andare di pari passo".

Nella massima competizione continentale la Segafredo è una matricola e come spesso accade a chi arriva dall’EuroCup, il primo periodo non è mai facile dovendo pagare lo scotto del noviziato. La ricetta di Mickey per non entrare in questo tunnel è chiara e potrebbe essere sintetizzata dal vecchio detto ’calma e gesso’.

"In Eurolega bisogna pensare passo dopo passo per arrivare ai playoff e poi dà lì bisogna concentrarsi per qualificarsi alla final four, per poi provare a vincere il trofeo. Questi sono i tre passaggi da fare, ma l’importante è giocare fin da subito senza pressione. Troppe tensioni psicologiche non aiutano ad affrontare un campionato così duro".

Classe 1994, alto 203 centimetri, il lungo ha tra le principali caratteristiche la duttilità, potendo giocare sia da numero da quattro che da cinque.

"Sono stato utilizzato spesso da ala forte e spesso da centro e non ci sono mai state particolari differenze nel rendimento. Ci sono abituato e sono pronto a dare alla squadra quello di cui ci sarà bisogno indipendentemente dal ruolo. Sono qui perché la Virtus era la miglior decisione che potessi prendere in questo momento per la carriera. Ho parlato con la dirigenza e con il coach e questa era la situazione migliore per me. Nella passata stagione ho visto la squadra all’opera e mi è piaciuta molto".

A Bologna da una settimana, ha già avuto la possibilità di conoscere quelle che sono le peculiarità di Basket City.

"E’ una città molto bella, le persone sono molto ospitali e il cibo è fantastico. Un posto bellissimo dove vivere e credo sia altrettanto stupendo poterci giocare".

Stando all’accoglienza che il popolo bianconero gli ha riservato anche i tifosi della Virtus non vedono l’ora di vederlo all’opera avendo nella difesa una delle armi migliori.

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