ALESSANDRO GALLO
Sport

"Sogno la Formula 1 tra libri e gare sul kart"

Andrea Kimi Antonelli ha 14 anni, studia al Salvemini e fa parte del mondo Mercedes. "Ho conosciuto Hamilton, ho ancora i brividi"

Migration

di Alessandro Gallo

E’ iscritto al primo anno del Salvemini, Relazioni internazionali, ama la matematica e l’inglese e studia, in pista, per diventare, un giorno, il nuovo Lewis Hamilton.

Altra peculiarità? Nel nome, che la dice lunga sulle sue inclinazioni sportive. Perché lui si chiama Andrea Kimi Antonelli, è nato a Bologna il 25 agosto 2006 ed è un asso alla guida dei kart. Dal 5 all’8 novembre sarà a Portimao, in Portogallo, per la rassegna iridata della specialità. Ma quel che più conta è che Andrea Kimi ha tante possibilità di arrivare fino in fondo.

In questa stagione si è piazzato primo al campionato Usa Skusa Winter Series X30 junior, si è ripetuto nel Ka 100 junior. Poi terzo alla Winter Cup Ok, secondo nel campionato Wsk Super Master Series Ok e, infine, altri tre successi nel Fia Karting European Ok, nel Wsk Euro Series Ok e nell’Aci Karting Ok.

E, quel che più conta, pensando alla sua passione, è già in orbita Mercedes, grazie a Giancarlo Minardi che, qualche anni fa, lo segnalò personalmente a Toto Wolff, team principal Mercedes.

I motori fanno parte della sua vita anche perché papà Marco, che lo segue insieme con mamma Veronica, è stato pilota di buon livello, fino al superturismo.

Le difficoltà più grandi, per il momento, come quando era alle medie, riguardano la necessità di conciliare la passione sportiva con lo studio.

"Da piccolo – ammette – seguivo la Ferrari. Mi piacevano Raikkonen, Alonso, Vettel. Adesso ci sono la Mercedes e Hamilton".

Di Lewis, per ora in piccolo, Andrea Kimi ha la capacità di concentrarsi sul giro secco per la pole, ma pure la continuità in gara.

"Provo tante emozioni – insiste –, ma devo lasciarmele alle spalle. Cercanddi rimanere concentrato. A inizio novembre, ci sarà il mondiale. Le aspettative sono buone. Prima, però, arriviamoci".

Deve girare molto, ma nella sua valigià c’è sempre lo spazio per i libri. "Il sogno è diventare un pilota di Formula Uno, ma bisogna andare avanti con lo studio".

L’anno scorso, in occasione del Gp di Monza, una delle emozioni più forti. Avere un pass per il paddock e conoscere proprio Lewis Hamilton.

"Vederlo in tv è una cosa. Chiacchierare con lui è incredibile".

Come tanti, forse più tanti, ha subito l’effetto del lockdown.

"Ero abituato a muovermi molto, ma non si poteva fare diversamente. Ora abbiamo ripreso, in sicurezza. Non è stato semplice abituarsi. Poi, ho dovuto rimettermi in condizione. Faccio pugilato".

Segue anche il MotoGp, è tifoso di Valentino e il calcio, "sempre Bologna".

Gli manca il pubblico. "Stadi vuoti, tribune vuote. Bisogna fare così, ma è triste".

La strada è lunga, ma lui vuole arrivarci. "Minardi parlò del sottoscritto a Wolff. Venne a visionarmi Gwen Lagrue, così sono entrato nel mondo Mercedes. Il sogno è arrivare a 19-20 anni e cominciare a correre con un’auto di Formula uno. Ma so che è lunga, che devo fare tanti sacrifici, conciliare studio e passione, non devo abbassare la guardia. devo continua a impegnarmi. Ma il sogno è lì che mi aspetta".

Intanto studia al Salvemini, tira di boxe e continua a inanellare giri veloci, conquistando vittorie su vittorie. Andrea Kimi vuole andare lontano.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro