Una Fortitudo con il cuore Italiano "La strada è giusta, i tifosi super"

Nazzareno uno dei leader della Effe: "Il PalaDozza è un fortino inespugnabile, ora dobbiamo sbloccarci fuori"

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di Filippo Mazzoni

Bene in casa, molto meno fuori, la Fortiudo che domani si appresta a ospitare al PalaDozza Ravenna, si guarda allo specchio e prova a rialzarsi dopo il ko subito lontano dalle Due Torri.

"Sapevamo che a Mantova sarebbe stata difficile, oltretutto senza due elementi come Davis e Aradori che per noi sono fondamentali: devo dire però che mi è piaciuta la reazione della squadra che non si è scoraggiata e ha lottato fino alla fine". Parole di Nazzareno Italiano, elemento che per esperienza, qualità e attaccamento alla maglia delle Effe è sicuramente uno dei punti fermi della squadra di Luca Dalmonte.

Italiano, nonostante tutto prima di reagire sembra che dobbiate prendere voi il primo cazzotto.

"Non credo. Ribadisco mi è piaciuta la reazione di una squadra che non si demoralizza, nonostante le assenze, nonostante la mia espulsione e quella nel finale di Biordi, ma che invece ci ha provato anche sotto di 16. Cerchiamo di ripartire da qui e …".

Da cosa?

"Dalla nostra difesa. Può capitare in qualche partita di non segnare con continuità, ma se rimani concentrato, fai uno scivolamento bene, impedisci all’avversario di segnare o di trovare un tiro facile vale come un canestro".

Anche con Mantova però è stata una partenza a freddo.

"All’inizio abbiamo concesso troppo, siamo stati imprecisi, poi appena abbiamo preso fiducia e le misure siamo entrati in partita. Spesso siamo stati costretti a rincorrere, dobbiamo controllare meglio il ritmo di gioco, quando è il caso correre, ma quando necessità spezzare il ritmo con azioni più ragionate dove andiamo al tiro dopo 6-7 passaggi".

Siamo più o meno a un terzo della stagione regolare: se dovesse fare un bilancio?

"Tolto Cividale, direi tutto sommato positivo, anche se si può e si deve sempre migliorare. A Udine per esempio sapevo che sarebbe stata difficile, ma anche in quel caso da sotto di 15 siamo ritornati vicini. In casa poi abbiamo sempre vinto".

PalaDozza fortino inespugnabile.

"Se ambiamo a una stagione importante, il fattore campo deve essere assolutamente decisivo, puntiamo a cercare di mantenerlo intatto il più a lungo possibile, anche se sappiamo ad esempio che già domenica con Ravenna ci attende una sfida difficile".

Che gara si aspetta con i romagnoli?

"Tutt’altro che scontata. Quello che dobbiamo fare è cerca di gestire i possessi decisivi in maniera migliore".

Ci faccia un esempio.

"Se infiliamo parziali importanti e gli allenatori avversari chiamano tempo, al rientro in campo dobbiamo essere ancor più attenti e concentrati senza magari concedere facili canestri ai nostri avversari. Spesso sono le piccole cose che alla fine contano, e magari 2 errorini in partita punto a punto, quando con tanti sforzi sei ritornato ad un passo, ti fanno ricadere indietro".

Come se lo spiega il rendimento diverso della Fortitudo tra casa e trasferta: solo il calendario o c’è altro?

"Nessun campanello di allarme, assolutamente. In trasferta abbiamo affrontato squadre come Udine e Cento che sono attrezzatissime e ce la siamo giocata fino alla fine, logico che un passettino in più possiamo farlo, stando ancor più compatti, lavorando intensamente in settimana e facendoci trovare pronti. Oltretutto credo sia naturale quando giochi con squadre di blasone o di alto livello che magari gli avversari fanno qualcosa in più; siamo una squadra esperta questo lo sappiamo benissimo".

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