Virtus e Mannion, scatta l’operazione rilancio

Dopo una stagione sotto le aspettative il play azzurro è chiamato a fare la differenza, in Eurolega e nella rincorsa a Milano in campionato

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di Massimo Selleri

Firmando Nico Mannion esattamente un anno fa, la Virtus metteva a segno quello che da tutte le parti veniva definito il miglior colpo di mercato che un club italiano potesse realizzare. Il giovane ‘Red Mamba’ arrivava sotto le torri con due credenziali straordinarie: una importante stagione in Nba con Golden State e una altrettanto prodigiosa estate con la nazionale azzurra, che aveva spinto all’Olimpiade di Tokyo grazie ai 24 punti realizzati nello spareggio a Belgrado contro la Serbia. Un biglietto da visita così pesante ha consentito alla V nera di pensare che questo giocatore potesse dare un contributo sostanzioso per raggiungere il traguardo del ritorno in Eurolega, ma una pesante infezione intestinale fece saltare tutti i piani e la Segafredo fu costretta a fare altre scelte, non avendo il tempo sufficiente per aspettare il suo completo recupero.

Con la decisione di confermarlo anche per la prossima stagione, ora la situazione si è decisamente ribaltata ed è lo stesso Mannion a dover dimostrare qualcosa in una squadra che militerà nel massimo europeo e che in Italia dovrà duellare con Milano per contendersi lo scudetto. Con l’aggiunta Gabriel Lundberg nel reparto degli esterni la concorrenza sarà ancora più agguerrita, anche se la decisione di coach Sergio Scariolo di utilizzare un assetto per il campionato e uno per Eurolega darà qualche spazio in più a chi ha la formazione ‘italiana’. Il play azzurro, però, non è venuto alla Virtus per essere una comparsa e se vuole trovare un utilizzo costante in Europa dovrà sgomitare con gente del calibro di Daniel Hackett e di Milos Teodosic, che anche con un anno in più sulle spalle restano sempre degli elementi di un’altra categoria soprattutto a livello continentale. Stando a quanto trapela dal raduno della Nazionale a Pinzolo, la cura Pozzecco con Nico sta funzionando, in una estate dove la squadra azzurra ha due obiettivi, fare un altro passo in avanti verso la qualificazione ai Mondiali e poi andare il più avanti possibile ai campionati Europei, competizione in cui da 19 anni non arriva una medaglia. Se il giovane regista ritroverà la brillantezza che un anno fa ha messo in mostra Tokyo durante le Olimpiadi, allora la Virtus potrà contare su un pezzo da 90 in più, altrimenti toccherà allo staff tecnico bianconero fare in modo che le aspettative dell’estate passata siano rispettate almeno in parte.

In ogni caso il club vorrebbe prolungare il contratto che attualmente lega la V nera al giocatore e che scadrebbe nel giugno del 2023, sia per abbassare sensibilmente le cifre del suo ingaggio sia per evitare che il giocatore torni negli Stati Uniti senza pagare dazio. L’interesse di Golden State sembra esserci sempre, anche se uno dei motivi per cui Mannion decise di venire alla Segafredo fu la mancata garanzia dei Warriors a restare in pianta stabile in Nba e la possibilità di essere nella situazione ideale per crescere. Bologna doveva essere il suo definitivo trampolino di lancio e non è detto che non lo sia con un anno di ritardo, anche perché ora della pallacanestro del vecchio continente conosce un po’ di cose e non è più alla sua prima esperienza lontano da casa. Quello che spesso sfugge è che si sta parlando di un ragazzo di 21 anni, sul quale ci sono state aspettative altissime con cui neppure Manu Ginobili – tanto per restare tra i nomi di chi ha fatto la storia della Virtus e parlare di uno che come giocatore ha vinto tutto quello che si poteva vincere – ha dovuto fare i conti.

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