"All’ex Sacta sorgeranno 53 appartamenti"

Approvato in consiglio comunale dalla maggioranza l’accordo di riqualificazione dell’ex tabacchificio.

"All’ex Sacta sorgeranno 53 appartamenti"

"All’ex Sacta sorgeranno 53 appartamenti"

A Gambettola, la sindaca Letizia Bisacchi al termine del suo mandato di 5 anni alla guida della città (2019-2024) ha voluto mettere il suo tassello sul recupero dell’ex tabacchificio Sacta. Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza, divisi quelli dell’opposizione: astenuti Nadia Terrizzi e Alex Neri, contro Emiliano Paesani. Martedì sera si è tenuta l’ultima seduta ordinaria del consiglio comunale, infatti, da oggi scattano le disposizioni in materia elettorale e si possono adottare solo delibere urgenti e improrogabili.

Tra i punti approvati spiccano due argomenti che stavano a cuore alla giunta della sindaca Bisacchi: la costituzione della Comunità energetica Cer, un’associazione di produttori e consumatori volta a promuovere l’auto consumo energetico, e la presa d’atto dell’avvio dell’iter procedurale dell’accordo di programma della riqualificazione dell’ex-tabacchificio Sacta, progetto presentato e discusso lunedì sera in una assemblea pubblica molto partecipata dai cittadini. Il comparto Sacta, di proprietà privata, in disuso dal 1970 oggi è in totale degrado, occupa una superfice di 21 mila metri quadrati nel cuore di Gambettola. Al posto dell’Ex tabacchificio sorgerà un supermercato Conad, 53 appartamenti, la Casa della comunità (sede dei servizi sanitari) e 3000 metri quadri di verde.

"La proposta di accordo di programma - spiega la Sindaca Bisacchi - è frutto di una concertazione con il privato che ha portato alla definizione di un progetto bilanciato, basato su un forte interesse pubblico e su una sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’approvazione è un risultato importante, un passaggio di consegne per la prossima amministrazione, che dovrà dimostrare lungimiranza nella visione dello sviluppo futuro della nostra città, se vorrà essere al passo con i tempi. L’approvazione di questa delibera esprime un forte senso di responsabilità civica verso una concreta possibilità di dare avvio ad una proposta progettuale per risolvere una gravissima situazione di degrado e dare un esempio di rigenerazione urbana nel cuore della nostra città. Inoltre – conclude la sindaca – se non si porterà a termine l’accordo in tempi brevi, si perderà il finanziamento che la Regione ha accantonato per la Casa della Comunità e sarebbe davvero un peccato".

"Ho votato contro – spiega Emiliano Paesani della opposizione – perché ritengo che la possibilità di valutare il progetto prima di mandarlo alla Conferenza dei Servizi andasse lasciata al nuovo sindaco che è quello che poi dovrà iniziare il cantiere e portarlo a compimento".