Sfruttare l’emozione di una pellicola per portare al centro dell’interesse, in un dialogo con psicologi, psicoanalisti e pubblico, il disagio psicologico e la salute mentale. Torna con questo obiettivo la rassegna "Cinema e psiche" che in questa dodicesima edizione (a cura del Centro Adriatico di Psicoanalisi) mette al centro il teme del figlio. In sottotraccia la violenza domestica, quella assistita, quella agita e quella subita. Dietro all’organizzazione la psicoanalista Mirella Montemurro, lo psicologo Gianluca Farfaneti, la docente di psicologia clinica Chiara Ruini, l’esperto di cinema Michele Galardini ed Elisabetta Montesi direttrice del fundraising dell’Asl Romagna che hanno spiegato i dettagli del programma che parte lunedì e s’inquadra nel più ampio impegno condotto da varie istituzioni contro il disagio psichico.
Ad ogni incontro, quattro tra il 7 e il 28 ottobre, prima una proiezione - tutte al cinema Eliseo dalle 20,45 - e poi l’approfondimento con terapeuti e operatori del territorio. Il programma inizia con Familia, film di Francesco Costabile di recentissima uscita, sulla violenza che esplode tra le pareti domestiche. Segue l’incontro con lo psicoanalista Massimo de Mari e la professoressa Chiara Ruini. Il 14 ottobre è di scena The Holdovers di Alexander Paynes, vicende all’interno di una scuola del New England. Il dibattito sarà a con lo psicoanalista Sergio Mordenti e la psichiatra Monica Pacetti. Lunedì 21 è in programma The son di Florian Zeller, sui pensieri sudici di un diciassettenne. A seguire gli interventi della psicoanalista Paola Masoni e dello psicoterapeuta dell’Asl Romagna Gianluca Farfaneti. Si chiude con Io e il Secco di Gianluca Santoni. Una storia di violenza domestica raccontata ad altezza di bambino. Chiudono Mirella Montemurro, psicoanalista, Lidia Agostini, psicoterapeuta. Sarà presente il regista Gianluca Santoni. L’abbonamento ai quattro eventi costa 20 euro.
Elide Giordani