E45, danni per dieci milioni al mese

Studio di Unioncamere sugli effetti del blocco del transito dei camion

Il viadotto Puleto, chiuso il 16 gennaio e riaperto al traffico leggero. Resta vietato il transito di camion e Tir

Il viadotto Puleto, chiuso il 16 gennaio e riaperto al traffico leggero. Resta vietato il transito di camion e Tir

Cesena, 1 marzo 2019 - Un'indagine sulla valutazione degli effetti economici sul trasporto e sulle attività turistiche causati dalla chiusura del viadotto Puleto, realizzata da Unioncamere Emilia Romagna e Uniontrasporti, è stata presentata ieri nella sede del Municipio di Cesena alla riunione del tavolo E45.Il conto per il territorio dell’Unione Valle Savio è di circa 10 milioni.

A realizzare lo studio sono state Unioncamere e Uniontrasporti regionale. «Per quanto riguarda il trasporto sulla tratta Orte-Ravenna - ha spiegato il presidente Unioncamere Alberto Zambianchi – i due principali percorsi alternativi (A1 fino a Bologna e poi A14; Statale SS3 fino a Perugia, poi fino a Fano dove imboccare l’A14) allungano notevolmente il viaggio: nel primo caso di oltre 380 km, nel secondo di 320 con aumenti di costo significativi, specie per il percorso A1-A14, dovuti al consumo di carburante e ai pedaggi autostradali». «Ipotizzando che i volumi di traffico si dividano tra le due alternative di viaggio in maniera uniforme, il report di Unioncamere - ha aggiunto Zambianchi – stima che l’aggravio di costi provocato dall’interruzione dell’E45 sia pari a 4,7 milioni di euro per l’autotrasporto e 4,6 per gli automobilisti che utilizzano questa infrastruttura viaria».

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«Per quanto riguarda le attività turistiche - ha sottolineato Zambianchi – si è partiti dai dati Istat del febbraio 2018 relativi agli arrivi e alle presenze nei nove Comuni più direttamente coinvolti (Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina; Sant’Agata Feltria, Sogliano, Roncofreddo, Verghereto) e dalla stima del numero medio giornaliero di escursionisti e di pernottamenti nei primi due mesi del 2018. Comparando questi dati con le stime sui primi due mesi del 2019 si è stimato che ogni giorno le attività turistiche dei comuni interessati perdono rispetto allo stesso periodo del 2018 circa 25.900 euro e che la chiusura di un mese del viadotto Puleto ha provocato sulle attività turistiche un danno di 777mila euro».

«Nel corso dell’incontro – hanno rimarcato il presidente dell’Unione Valle Savio Paolo Lucchi e il vicepresidente Marco Baccini - i partecipanti al tavolo hanno sottoscritto un protocollo per richiedere al governo l’attivazione della cassa integrazione per quei lavoratori dei comuni dell’E45 che hanno visto diminuito o azzerato il loro reddito e che non ricadono nei criteri di utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge o che ne abbiano esaurito il diritto». È intanto ancora in corso l’indagine conoscitiva per valutare l’entità dei problemi provocati dalla chiusura dell’E45 nel territorio dell’Unione Valle Savio e nei Comuni di Sogliano, Roncofreddo e Sant’Agata Feltria, per definire i criteri di accesso ai 250mila euro stanziati dalla Regione.