ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Forza Italia, messaggio agli alleati "Serve un moderato contro Lattuca"

Il coordinatore provinciale Bettini: "Saranno elezioni apertissime. Il dopo Berlusconi? Tanta partecipazione"

Forza Italia, messaggio agli alleati "Serve un moderato contro Lattuca"

di Andrea Alessandrini

Per quei meccanismi complessi da comprendere che possono svilupparsi quando viene a mancare il leader carismatico, la morte di Silvio Berlusconi pare stia generando un processo aggregativo in Forza Italia che si riscontra anche nel territorio provinciale e romagnolo.

Coordinatore provinciale di FI il cesenate è Giuseppe Bettini, primo consigliere comunale azzurro nel 1995 nel neonato gruppo eletto a Cesena, insieme a Massimo Pistocchi. Bettini è uno della cerchia dei fedelissimi. In Forza Italia andò e lì è rimasto ormai per trent’anni, vedendo non pochi, specie gli ultimi anni, migrare verso altri lidi.

Coordinatore Giuseppe Bettini, è stato all’incoronazione di Antonio Tajani a Roma?

"Certo, sono uno dei 188 membri del consiglio nazionale di FI in qualità di coordinatore provinciale di Forlì-Cesena, mentre l’onorevole Rosaria Tassinari è coordinatrice regionale. È stato un momento di passaggi, storico, per Forza Italia. Abbiamo scelto Tajani come segretario di Forza Italia, il primo nella sua storia. Nello statuto è stata abolita la qualifica di presidente, quello è stato e sarà per sempre solo Silvio Berlusconi".

La condizione di orfanezza del padre fondatore e padrone come si riflette nella attività politica?

"Non siamo piombati nella rassegnazione, anzi avvertiamo nitidamente la percezione di un nuovo inizio nella continuità. Non pochi che si erano allontanati dalla militanza, per vari ragioni, pur rimasti convintamente berlusconiani e di Forza Italia, sono rientrati in queste settimane, anche a Cesena. Una sorta di tributo postumo al nostro fondatore e insieme un segno di corresponsabilizzazione, un voler dare una mano alla squadra in questa nuova fase che si è aperta".

Ci sarà presto un congresso?

"Prima delle Europee dell’anno prossimo".

Nel 2024 si voterà per le comunali. Come si sta muovendo il centrodestra per creare l’alleanza Cesena?

"C’è un tavolo sul programma che lavora seriamente, troveremo il candidato giusto".

I partiti della sinistra governano la città dal 1970. Crede nell’avvicendamento?

"Alle politiche Cesena e Forlimpopoli sono stati gli unici comuni in cui il centrodestra non ha prevalso, ma io ritengo che la partita sia apertissima".

Quali preferenze ha Forza Italia nella scelta del candidato?

"Può fare presa un candidato moderato, del fare, pragmatico, in grado di infondere fiducia".

Deve essere anche cattolico?

"Non guasta, ma non necessariamente".

Confida nel ritorno delle elezioni provinciali?

"Ritengo che i cittadini debbono tornare ad eleggere i consiglieri provinciali. Il centrodestra ha la possibilità di conquistare la guida della Provincia e sarebbe un grande segno di cambiamento in questo territorio".

Nel 1995 lei era poco più di un ragazzo, figlio di un amministratore che fu anche presidente della Provincia, Giorgio Bettini, socialista. Che cosa cosa la attirò verso Berlusconi?

"Il progetto di rivoluzione liberale, come fu capace di spiegarlo. Questa l’opera da proseguire".

Era al funerale di Berlusconi?

"Sì, in chiesa a Milano. Stranissima la sensazione di essere tutti lì per lui e non potere vederlo".