Pippo Marchioro derubato del Rolex a Cesena

L’ex allenatore del Cesena, 82 anni, ha inseguito inutilmente la ladra. "L'ho rincorsa, non sono riuscita a prenderla"

Brutta avventura per Pippo Marchioro

Brutta avventura per Pippo Marchioro

Cesena, 10 ottobre 2018 - È stato scippato in viale Carducci di un prezioso Submariner (valore oltre 10mila euro) da una ‘professionista del settore’ che, dopo averlo avvicinato con una scusa, di forza gli ha strappato l’orologio dal polso. Poi la fuga a piedi, mentre a qualche centinaio di metri pare che due complici aspettassero la ladra in auto. Un copione tristemente noto in nostra zona e non solo, con vittime persone di qualsiasi età: chi colpisce sa come farlo e va a colpo sicuro in pochissimi istanti. Nel mirino è finito Pippo Marchioro, l’allenatore che ha portato il Cesena nel punto più alto della propria storia, in Coppa Uefa nella stagione ’77-’78.

Ora Marchioro ha 82 anni e un’importante carriera in panchina alle spalle: ha guidato infatti numerose squadre tra le quali anche il Milan, ma il segno l’ha lasciato soprattutto a Cesena dove è stato in quattro periodi diversi, e a Reggio Emilia dove per la prima volta nella storia granata li ha portati in A. L’ex allenatore dopo la scomparsa della moglie, ha lasciato Lido di Camaiore ed è tornato a vivere a Cesena, nella zona di Madonna delle Rose insieme alla famiglia.

Per il furto, che per dinamica potrebbe però configurarsi in rapina, Marchioro ha subito grossi lividi al braccio in cui indossava l’orologio. È lo stesso allenatore che con grande lucidità ricorda quello che gli è accaduto ieri poco prima delle 13 in viale Carducci all’altezza dell’omonima scuola. Pippo Marchioro, in città stimato come uomo e per quello che ha fatto calcisticamente, stava andando a casa dopo essere stato ai Giardini Savelli per quattro chiacchiere parlando di calcio e non solo.

“Ai giardini mi ero fermato – ricostruisce l’ex mister – a parlare a lungo con una persona che non avevo mai visto, poi l’ho salutata e ho attraversato viale Carducci. Mentre lo stavo facendo mi si è avvicinata una donna sui 25 anni, probabilmente italiana. Mi ha chiesto di darle un bacio, stupito le ho risposto per quale motivo avrei dovuto farlo. Immediatamente mi ha domandato che ora fosse. Istintivamente ho sollevato la manica della giacca per poterle dare una risposta. Con grande forza si è buttata sull’orologio e me lo ha strappato procurandomi dei lividi”.

Il tecnico ha un rammarico, ha provato a inseguirla a piedi ma il tempo ha per forza di cose rallentato il passo dell’ex attaccante e atleta, non ce l’ha fatta a raggiungerla: “Mi sono precipitato dietro di lei urlando che mi era stato rubato l’orologio. Ma di recente ho avuto qualche acciacco fisico e perciò non sono riuscito ad agguantarla”. L’allenatore, che per i cesenati è diventato un amico da molti anni e frequenta un paio di bar storici della città, fisicamente sta bene ma non ha problemi ad ammettere: “Emotivamente sono distrutto, chissà cosa avrei dato per bloccare quella giovane. Un paio di testimoni ha poi riferito che un po’ più avanti, girato l’angolo, è salita su un’auto dove l’attendevano due persone”.

Insieme ai familiari il tecnico si è poi recato a presentare denuncia ai carabinieri. L’aggressione è avvenuta sotto gli occhi di diverse persone, infatti in quell’orario i bambini delle Carducci escono di scuola e sono tanti i genitori ad attenderli. Già una volta in passato, a Lido di Camaiore, Marchioro fu vittima di efferate rapine. Nel 2013 tre malviventi armati aggredirono lui e sua moglie nel cortile della loro casa, sulle colline di Camaiore. Li imbavagliarono, li bendarono e legarono per poi rinchiuderli in bagno prima di depredare soldi e gioielli. Li presero grazie alle tracce di Dna che lasciarono durante il colpo.