
Un colpo d’occhio di piazza Saffi e del centro storico, viste dall’alto del campanile di San Mercuriale, nel periodo natalizio. Sport e cultura sono tra i fattori decisivi rilevati dal Sole 24 Ore
Che rimonta. La provincia di Forlì-Cesena ha scalato la classifica dedicata alla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore, conquistando il tredicesimo posto sui 107 territori in classifica. Boom ancor più significativo in quanto registrato nell’anno dell’alluvione. La nostra area per di più detiene un record, perché nessun’altra in tutta Italia è riuscita a progredire così tanto velocemente nell’arco degli ultimi 12 mesi: lo dimostra il fatto che rispetto al 2023, abbiamo saputo scalare ben 27 posizioni. Il merito è legato a più fattori, ma in particolare nell’ambito della giustizia e della sicurezza, Forlì-Cesena ha risalito (correndo, evidentemente) cinquanta scalini. Nel 2023 eravamo al 68° posto, mentre ora siamo al diciottesimo. Aiuta il fatto che lo scorso anno non ci sono stati omicidi, che a livello i truffe informatiche ci troviamo in un buon decimo posto e anche come cause civili, che determinano l’indice di litigiosità, siamo in una rassicurante ottava posizione, con una media a di 3.325 cause intentate per ogni 100.000 abitanti.
Siamo però ancora la settantaseiesimo posto in termini di rapporto di denunce e numero della popolazione con 3.588 casi. Serve migliorare anche sul tema delle rapine (67°) e dei furti con strappo (53°). Riguardo allo spaccio di sostanze stupefacenti (aspetto che nell’ultima rilevazione ha fatto precipitare verso il basso la quasi totalità delle grandi città italiane, siamo al 35° posto, mentre un processo civile dura in media 337 giorni, dato che ci vale il 67° posto in Italia. Siamo purtroppo al 94eismo posto in relazione ad altri delitti mortali denunciati (nel 2022) con 65 casi e in ambito extraurbano (sempre nel 2022) sono stati registrati quattro incidenti mortali, dato che ci mette al 53° posto.
Guardando alle altre graduatorie, siamo al decimo posto in termini di ricchezza e consumi (con un miglioramento di 29 posizioni rispetto al 2023: premia in particolare il basso numero di famiglie con Isee inferiore a 7.000 euro (decimo posto), mentre la retribuzione media lorda di 21.385 euro (sempre dati 2022) ci posiziona sul 42° scalino. Ce la caviamo bene anche in termini di demografia e socialità (22° posto, costante rispetto al 2023) e ambiente e servizi (dove abbiamo compiuto grandi miglioramenti passando dal 48° al 23° posto). Meno bene invece affari e lavoro, che ci vedono sessantesimi. Delicato il capitolo della sicurezza del territorio: 94° posto per rischio alluvione e 89° per rischio frane.
Si chiude con le curiosità: la provincia di Forlì-Cesena è particolarmente virtuosa in termini di partecipazione elettorale (siamo al sesto posto), mentre arranca in relazione agli amministratori locali con meno di 40 anni: statistica che ci vede all’ 82° posto e che evidentemente i primi cittadini di Cesena (Enzo Lattuca, 36 anni) e Cesenatico (Matteo Gozzoli, 38) da soli non riescono a compensare. Siamo settimi in quanto a offerta culturale (e qui senz’altro pesano le grandi mostre del San Domenico a Forlì), e noni in termini di palestre e piscine. Il tutto senza considerare che il grande piano di rilancio di Cesena Sport City deve ancora essere ultimato. La statistica migliore? Siamo terzi per affidabilità della rete elettrica. La peggiore invece fa sorridere, perché va in nettissima controtendenza con uno dei più diffusi luoghi comuni in voga dalle nostre parti: siamo infatti soltanto al 97° posto per quanto riguarda il numero di bar e ristoranti.