Massimiliano Canarecci, 55 anni, ha organizzato la seconda raccolta di generi alimentari da consegnare a una cinquantina di famiglie bisognose residenti fra San Mauro Mare e Bellaria Igea Marina. Insieme a Massimiliano Canarecci hanno operato per la Pro Loco di Bellaria Igea Marina al fine di individuare le famiglie bisognose, con la giunta comunale, Maurizio Bertozzi titolare del Geo Caffè il nuovo locale di San Mauro Mare, soprattutto con i titolari del Bagno 5 Gino di Bellaria-Cagnona e Luciano Ferri ex gestore di supermercati. Il tutto è stato depositato presso il Bagno 5 per essere poi distribuito a chi ha bisogno.
A un anno dal suo incidente gravissimo Massimiliano Canarecci ha voluto organizzare una grigliata in spiaggia al Bagno 5 facendo una tavolata di 70 persone, presente anche l’uomo che salvò la vita. Curiosa e drammatica la storia di Massimiliano Canarecci che ebbe un terribile incidente in via Bellaria in territorio di San Mauro Pascoli e che lui stesso racconta: "L’incidente è successo il 16 maggio 2024 e ho fatto tutto da solo finendo fuori strada con il mio scooter nel fosso e andando a sbattere contro un muretto in cemento armato. Un incidente provocato da una strada che ha l’asfalto pieno di buche e avallamenti. Io ero svenuto e per fortuna una persona che lavorava nei campi ha sentito la botta, è corso, ha chiamato l’ambulanza del 118 e ha cercato di tenermi vigile. Sono finito all’ospedale Bufalini di Cesena dove mi hanno riscontrato una decina di fratture, sono stato operato e sono rimasto ricoverato un mese e un altro mese immobilizzato a casa. La mia fortuna è avere trovato una equipe medica fenomenale nel reparto di ortopedia del Bufalini. Poi a casa circondato dalla mia compagna Monica, dalla mia famiglia e da una marea di amici. Oggi sto benino e allora ho pensato che ero in debito con la sorte in quanto potevo essere morto e ho voluto organizzare la seconda raccolta alimentare per aiutare chi è sfortunato perchè credo che nella vita tocchi a tutti prima o poi di avere bisogno del prossimo".
Ermanno Pasolini