Cesena, stadio proibito per nove ultras

Daspo da 18 mesi a 5 anni per i tifosi bianconeri coinvolti negli scontri prima della partita contro il Padova

La partita di Coppa Italia Cesena-Padova

Fumogeni nella curva padovana

Cesena, 31 ottobre 2024 – Gli scontri tra tifosi che si verificarono lo scorso 4 agosto in occasione del match di Coppa Italia tra Cesena e Padova continuano a generare conseguenze per le persone coinvolte da entrambe le parti. Le indagini delle forze dell’ordine hanno infatti portato a comminare ulteriori nove Daspo, i divieti di accesso alle manifestazioni sportive, che così portano a 50 il numero complessivo dei provvedimenti presi in conseguenza ai fatti verificatisi nel cuore dell’estate. Questa volta le misure che sono state emesse dal questore di Forlì-Cesena, riguardano 9 ultras bianconeri, individuati dopo che inizialmente le attenzioni degli inquirenti si erano concentrate sul versante opposto del tifo, quello veneto. Perché in effetti erano stati i padovani ad accendere la miccia poi sfociata negli scontri. L’occasione era dunque stata la gara di Coppa Italia del 4 agosto (poi vinta dal Cesena): prima del calcio di inizio, un gruppo di tifosi padovani, riuscendo ad eludere inizialmente i dispositivi di vigilanza predisposti, riuscì ad avvicinarsi alla zona della tribuna dello stadio Manuzzi, provocando apertamente la tifoseria cesenate che stazionava a breve distanza, nei pressi della Curva Mare, innescandone la reazione violenta.

A testimonianza del fatto che l’incursione era stata precedentemente studiata nei dettagli, erano stati documentati gli spostamenti degli ultras ospiti, arrivati a Cesena a bordo di sette minivan e che avevano scelto di prendere un’uscita autostradale alternativa rispetto al casello presidiato dalle forze dell’ordine, concedendosi anche un sopralluogo nella zona dell’Orogel Stadium. Le provocazioni dei tifosi ospiti sfociarono in disordini che fortunatamente vennero velocemente sedati dal tempestivo intervento delle forze dell’ordine che presidiavano la zona. Una volta riportata la sicurezza intorno all’impianto sportivo, gli investigatori iniziarono subito gli accertamenti volti a individuare le responsabilità delle persone coinvolte.

Nell’immediatezza, furono identificati e sottoposti a Daspo 41 ultras padovani, quelli che, con le loro iniziali provocazioni, avrebbero innescato la spirale violenta. Il prosieguo delle attività investigative e il minuzioso esame delle immagini videoregistrate durante gli scontri hanno poi consentito di identificare anche nove tifosi cesenati, resisi responsabili di reazioni particolarmente aggressive (avevano sferrato calci, utilizzando anche bastoni, aste e cinture) sia nei confronti del gruppo padovano, sia delle forze dell’ordine intervenute. Anche per loro quindi nelle ultime ore sono scattati i provvedimenti di inibizione a frequentare gli stadi, che vanno da un minimo di 18 mesi a un massimo di cinque anni (per complessivi 27 anni), calibrati in relazione alla gravità della condotta assunta. Uno dei tifosi, inoltre, per 5 anni dovrà sottoporsi anche all’obbligo di firma in concomitanza delle partite del Cesena, visto che era già stato destinatario in passato di un analogo provvedimento.

re.ce.