
I fondatori e sostenitori del nuovo comitato
A seguito dell’appello lanciato da alcuni cittadini sulla sicurezza nel centro di Cesenatico è nato ufficialmente il Comitato Pro Sicurezza centro storico. Nelle intenzioni degli organizzatori c’è la volontà di farsi portavoce ed interlocutori per affrontare alcune difficoltà del territorio. La presidente è Mei Lagnaz, giovane docente laureata in lettere, il vicepresidente è Giacomo Pasini titolare del bar La Caffetteria, il segretario è il poliziotto Gianmarco Coretti e la studentessa Annalisa Farabegoli è la consigliera. "Il comitato – spiega la presidente –, in qualità di organizzazione apartitica, volontaria e democratica, ha lo scopo di difendere e preservare la sicurezza, nonché la qualità di vita dei cittadini residenti e dei titolari delle attività economiche; fra le priorità c’è la tutela del decoro urbano. Il pensiero condiviso da noi tutti rispetta totalmente l’idea di abbattere muri e costruire ponti, avendo però ben chiaro che la nostra libertà finisce quando comincia quella degli altri". Nel mirino delle persone che si sono organizzate nel comitato, c’è la pesante situazione dei senzatetto che da anni bivaccano, si ubriacano e fanno i loro bisogno davanti a residenti e passanti. Inoltre c’è la volontà di dire no alla chiusura del convento dei frati nella storica chiesa dei cappuccini (dove ci sono sempre stati per oltre quattro secoli dal 1.610 sino all’altra settimana), e no alla scelta di trasferire la Caritas dentro il convento, perchè c’è il timore di assistere ad un aumento del degrado. "Da tempo il quartiere del centro storico e non solo – prosegue Mei Lagnaz –, vive in uno stato di abbandono, che ha visto il proliferare di una rete sociale ai limiti della legalità. La scelta di spostare il centro Caritas nell’attuale convento della chiesa dei cappuccini, resa pubblica in maniera ufficiale solo di recente, ha acuito i dubbi della popolazione sul futuro del territorio ed il malcontento per non essere stati coinvolti in questo progetto e neppure informati. Come già ribadito, senza nulla togliere all’azione lodevole della Caritas e dei suoi volontari, temiamo che questa possa aumentare il degrado che già viviamo. A prescindere da questo dubbio e dal futuro del convento, si chiedono garanzie di sicurezza urbana, fondate sul confronto e sul dialogo. Per questi motivi, noi cittadini abbiamo voluto assumere un’identità ufficiale con la fondazione del comitato, fiduciosi di aprire una via democratica di collaborazione con le istituzioni e le varie realtà presenti sul territorio". Siamo dunque ad un passaggio importante per risolvere il problema del degrado in centro, visto i cittadini, oltre ad esprimere le loro opinioni, vogliono fare delle proposte.
Giacomo Mascellani