Amadori Cesena fa causa al Comune di Civitanova Marche per l'investimento bloccato

Società del gruppo cesenate chiede i danni per un’operazione immobiliare con albergo e negozi che sarebbe dovuto sorgere vicino al centro commerciale Cuore Adriatico

Flavio e Denis Amadori, rispettivamente presidente e vice del Gruppo

Flavio e Denis Amadori, rispettivamente presidente e vice del Gruppo

Cesena, 7 gennaio 2023 – Una società immobiliare che fa capo al Gruppo Amadori è impegnata in una difficile vertenza giudiziaria con il Comune di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, in seguito a un mancato investimento che sembrava sul punto di ottenere tutti i permessi necessari per partire.

Protagonista della vicenda è l’Asil srl, che ha la sede in via Del Rio 400 a San Vittore di Cesena, sede centrale del Gruppo Amadori. La società è proprietaria di un terreno nei pressi del casello dell’A14, in una zona dove sono già presenti il palazzetto dello sport e il centro commerciale Cuore Adriatico con un ipermercato e una settantina di negozi. Nel 2015 l’Asil era subentrata alla società Progetti Abruzzesi che nel 2014 aveva siglato una convenzione con l’amministrazione comunale per realizzare un grande albergo, ma il mutamento delle condizioni economiche aveva suggerito una sostanziale variazione del progetto con riduzione dello spazio destinato all’albergo e nuova destinazione di circa 6.000 metri quadrati di superficie a negozi e servizi.

Il nuovo progetto presentato al Comune sotto forma di variante del Piano regolatore aveva ottenuto il voto favorevole del consiglio comunale nel settembre 2019. Dopo un anno, però, la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Fabrizio Ciarapica si è sfaldata e l’adozione definitiva della variante, che ormai viene chiamata ‘variante Amadori’, è stata bocciata.

Reazione positiva dei commercianti del centro di Civitanova Marche che avevano presentato un’osservazione chiedendo al consiglio comunale di respingere la variante, ma reazione di segno diametralmente opposto da parte della società Asil che ha presentato al consiglio comunale il conto del danno che ritiene di avere subìto: 2,2 milioni di euro e, non ottenendo un riscontro positivo, ha avviato un’azione legale.

Il primo ricorso dell’Asil è stato presentato al Tribunale amministrativo regionale delle Marche, ma è stato respinto nel luglio 2022. Secondo i giudici amministrativi la convenzione del 2014 imponeva alla giunta di sottoporre la variante al consiglio comunale, lasciando esplicitamente al consiglio stessola piena discrezionalità riguardo alla decisione. Dunque non c’era alcun obbligo e, di conseguenza, nessun diritto al risarcimento a favore dell’Asil, avendo il Comune agito correttamente.

Una conseguenza favorevole alla società di Cesena, però, c’è stata: la restituzione da parte del Comune dei 296.000 euro che erano stati versati per i costi di costruzione nel 2014 dalla società Progetti Abruzzesi, alla quale nel 2015 era subentrata l’Asil. Sconfitta davanti al Tar delle Marche, la società Asil non si è data per vinta: ha citato per danni il Comune di Civitanova Marche davanti al tribunale civile di Forlì: il 30 novembre scorso c’è stato il tentativo di mediazione che non ha avuto alcun effetto positivo, così il 3 marzo prossimo inizierà la causa.